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Il Napoli perde a Mosca: Spalletti rifiuta di stringere la mano a Rui Vitoria

Sconfitta pesante per il Napoli sul campo dello Spartak Mosca.

Nel gelo del pomeriggio russo, sotto la neve, gli uomini di Luciano Spalletti non sono riusciti a recuperare il doppio svantaggio: è 2-1 al 90º. Non è bastato dunque il gol di Elmas per dare il via alla rimonta. 

Una sconfitta che proietta lo Spartak momentaneamente in testa alla classifica, a parimerito col Napoli. E Luciano Spalletti non sembra averla presa bene: a fine partita l’allenatore dei russi Rui Vitoria si è avvicinato all’allenatore azzurro per il consueto scambio di saluti, ma è stato ignorato dall’italiano, che ha alzato le braccia e si è diretto negli spogliatoi sotto lo sguardo stupito del portoghese. 

Il motivo

Interrogato sul motivo del suo gesto, Luciano Spalletti ha spiegato che la decisione è nata per un episodio prima del fischio iniziale: “Non l’ho salutato alla fine perché lui non è venuto a salutarmi all’inizio, si saluta prima della partita e non dopo quando hai vinto. Altrimenti è troppo facile.

Il precedente

Già all’andata i due erano stati protagonisti di un siparietto al fischio finale, quando Spalletti si era avvicinato alla panchina dei russi per salutare l’allenatore ma sbagliando persona e finendo per salutare un assistente. Lo Spartak sul proprio profilo twitter aveva ironizzato, sostenendo che Spalletti avesse volontariamente finto di non riconoscere Rui Vitoria.

La risposta di Rui Vitoria

In conferenza stampa l’allenatore dello Spartak ha poi spiegato: “Il saluto a Spalletti? Non sta dicendo la verità. Prima della partita saluto sempre l’allenatore avversario. L’ho fatto anche oggi, ma Spalletti non era in panchina, c’era tutto lo staff tecnico ma lui no. Poi è iniziata la partita e sono andato in panchina. Questo è tutto“.

Redazione

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