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Spalletti e Nainggolan, finalmente insieme: la prima vera offerta al Cagliari arrivò dal suo Zenit, il retroscena

Entusiasmo alle stelle, emozioni forti, da Fiumicino a Trigoria un solo nome riecheggia nell’ambiente romanista: quello di Luciano Spalletti. Sei anni e quattro mesi dopo le strade si ricongiungono, come certi amori che non finiscono, ma fanno giri immensi e, poi, ritornano. La Roma è di nuovo sua, e quanto tempo è passato dall’ultima volta. Le uniche colonne rimaste di quella squadra che incantò l’Italia sono Francesco Totti e Daniele De Rossi, le ultime bandiere che ancora sventolano alte sul pennone giallorosso.

Tuttavia Spalletti conosce molto bene anche gli altri protagonisti dello spogliatoio romanista, soprattutto Radja Nainggolan, seguito in passato proprio dall’allenatore di Certaldo. Erano i tempi in cui il centrocampista belga incantava in Sardegna, uomo in più di un Cagliari scintillante che superò i propri limiti. Luciano, già allenatore dello Zenit, si invaghì del ‘ninja’, un calciatore duttile capace di abbinare la sostanza ad un notevole bagaglio tecnico.

Durante un viaggio in Europa, in occasione di un Benifca-Zenit giocato al ‘Da Luz’ di Lisbona, Spalletti fece la sua mossa: 12 milioni di euro subito per portare Nainggolan a San Pietroburgo. Fu la prima vera offerta che il Cagliari ricevette per il belga, ma i sardi dissero no, cedendo poi in seguito il giocatore alla Roma. Oggi Spalletti ritrova Nainggolan, il destino li ha ricongiunti per portare a termine un’importante missione, far nuovamente splendere la Roma: c’è da scommetterci che insieme potranno riuscirci.

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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