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Spalletti: “Col Torino sarà dura, ma lo scudetto non si vince a ottobre. Raspadori o Simeone? Entrambi”

Alla vigilia di Napoli-Torino, Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita. La sfida del “Maradona”, in programma domani alle 15:00, aprirà l’ottava giornata di Serie A. Di seguito, le parole dell’allenatore del Napoli.

 

 

 

 

Napoli, le parole di Spalletti in conferenza stampa

 

Il Napoli che torna dalla sosta tira un sospiro di sollievo. “Domani non cambierò molto rispetto alla formazione che ha giocato più spesso, perché tutti sono tornati al massimo dalla nazionale, ma tra domani e martedì qualcosa cambierà” ha detto Luciano Spalletti – che si è presentato in conferenza stampa con delle rose rosse in ricordo di Mahsa Amini e Hadis Najafi, le ragazze iraniane uccise nei giorni scorsi – presentando la sfida di domani contro il Torino: “Il Torino è un brutto cliente: ha valore, conosciamo Juric e il suo lavoro. C’è da essere più bravi di loro, sarà una gara difficile ma noi vogliamo vincere proprio le gare difficili e misurarci con loro. Ogni partita ci ricorderà se siamo un Napoli forte o no. Il percorso sarà lungo e ogni volta dovremo dimostrare qualcosa. Serve impegno, servono atteggiamenti corretti nel lungo periodo. Ogni gara vale tre punti, ci può dare una spinta ulteriore, ma la differenza la farà il lungo periodo: lo scudetto si assegna a giugno, non a ottobre”.

 

 

 

 

 

Da difendere c’è il primo posto in classifica: “Ma l’equilibrio in vetta durerà molto, le squadre sono tutte attrezzate bene. Anche quelle che ora sono più indietro si potranno riprendere. Tutte le prime dello scorso anno possono fare un campionato di alta classifica, poi ce ne sarà qualcuna che si inserirà nel gruppo. Troppo presto per fare delle previsioni ora”.

 

 

 

 

Spalletti: “Simeone o Raspadori? Entrambi”

 

Tra i dubbi di formazione la scelta della prima punta. “Simeone o Raspadori? Giocheranno entrambi, poi decidete voi chi dall’inizio e chi in corso. Per arrivare in fondo alla corsa abbiamo bisogno di gente motivata, stimolata, in forma, che abbiano minutaggio nelle gambe. Ci servono tutti in condizione e abbiamo un’altra partita tra tre giorni. Diventano importanti i calciatori che entrano negli ultimi venti minuti e ci fanno fare risultato” ha spiegato in conferenza “Raspadori l’abbiamo preso perché ha qualità e caratteristiche, abbiamo speso tanti soldi per lui, è un acquisto importante. Jack è forte, ha personalità e vuole migliorare: abbiamo una squadra giovane ma ambiziosa. Vogliamo essere in lotta in alta classifica fino a fine campionato. Stiamo portando avanti bene il nostro lavoro ma dobbiamo continuare a farlo, che è la cosa più difficile. Non parlo solo di risultati, ma di tutto quello che c’è anche intorno alla squadra. Juan Jesus e Ndombelé sono calciatori pronti. Tanguy sta crescendo e ci sarà comodo perché ha qualità fisiche e tecniche in partita, può darci una mano con la sua forza fisica”.

 

Redazione

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