Doveva essere la festa della Juve, ma finisce con Ferrara che canta: “Non camminerai mai sola” L’enorme striscione ai piedi della Curva Ovest. Sì, la Spal in casa scende in campo in dodici, lo stadio è una bolgia. Lo resta dopo il gol di Kean, diventa uno spettacolo dopo la rete di Floccari. Che avvicina la salvezza e che riscrive la storia. Perché con la Juventus era arrivata solo una vittoria. Una vita fa, nel 1957. Poi 12 pareggi e 22 sconfitte, una maledizione.
Quella era la Spal di Paolo Mazza, che allora era il presidente e che oggi avrà sorriso dall’alto. Una vita per questi colori, fino al 1981. L’anno di nascita di Floccari, l’uomo grazie a cui Ferrara non dimenticherà tanto facilmente questo giorno. Tra gli attaccanti con almeno dieci presenze solo Pellissier è più “anziano” di lui. Un veterano in mezzo ai ragazzini di Allegri. A fare a sportellate con Barzagli, che ha la stessa età e che avrebbe voluto un ritorno diverso.
Una carriera lunghissima, fatta di battaglie e gol. I primi due segnati in Serie A sono arrivati proprio contro la Juventus. Era il 2006, di lì a poco i bianconeri avrebbero portato mezza squadra a Berlino. Un cerchio che si chiude, ironia della sorte. Dal Messina alla Spal. Da Bortolo Mutti a Semplici. Che deve ringraziare il proprio staff medico e anche un po’ la sorte se ha vinto per la prima volta con Allegri. Floccari, infatti, poteva non scendere in campo. Colpa di una tonsillite guarita solo mercoledì, poi il ballottaggio vinto con Antenucci. La voglia di esserci. Nonostante gli anni, nonostante l’età.
Perché giocare a calcio è prima di tutto uno gioia. Filosofia brasiliana, per questo Sergio è sempre stato innamorato di Kakà e Ronaldo. Il Fenomeno però, non CR7. Guardava le sue cassette quando giocava a Faenza e a Rimini. Alla Juventus ha segnato più del suo idolo. Quattro reti contro l’unica del brasiliano. Oltre alle due fatte con la maglia del Messina e a quella di oggi, infatti, Floccari aveva punito i bianconeri anche nel gennaio del 2013. Giocava nella Lazio, era la semifinale di ritorno della Coppa Italia. Vidal pareggia al 90’, lui fa esplodere l’Olimpico con un colpo di testa al 93’.
Il gol gli mancava. Quest’anno aveva segnato in Coppa Italia contro la Sampdoria. In campionato invece era arrivato solo l’assist con il Sassuolo. L’ultima gioia risaliva ad oltre un anno fa, al 21 gennaio 2018. Dall’altra parte l’Udinese, sempre il bianco e nero che ritorna. Insomma, ha scelto il momento migliore Floccari. La Spal vola così a 35 punti, sette in più rispetto alla passata stagione. Una salvezza che è sempre più vicina e che è stata costruita in casa, dove la squadra di Semplici ha perso solo cinque volte in 15 partite. Tre vittorie casalinghe consecutive, la Spal non ci riusciva dal 1968. Lazio, Roma e Juventus le cadute. Ancora dubbi sulla bolgia di Ferrara?
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