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Spagna, Hierro si presenta: “Faremo un grande Mondiale”

Da ds della federazione a ct. Un passo grande di per sé, grandissimo se si considera come è avvenuto. Fernando Hierro, nel giro di poche ore, si è ritrovato fra le mani il compito di guidare la Spagna a Russia 2018. Questo perché Julen Lopetegui è stato esonerato per i motivi che ormai tutti sappiamo. Fatale per lui il Real Madrid, proprio quella squadra che ha reso lo stesso Hierro una leggenda: “Sarà una sfida appassionante – ha raccontato durante la conferenza stampa di presentazione – ho accettato questa responsabilità con coraggio. Non voglio e non posso tradire la fiducia degli spagnoli”.

Parole chiare le sue. Di chi conosce il gruppo e le sfide. Di chi sa che, in certi casi, servono umiltà e logica: “Lavoriamo insieme da due anni, non posso pensare di cambiare qualcosa in due giorni. Ho a disposizione un gruppo fantastico, al quale devo chiedere solo personalità. Nessuno può e deve dubitare delle loro capacità“. Un saluto al suo predecessore: “Gli faccio i migliori auguri per la sua nuova avventura. E tanti complimenti per quanto fatto qui. Siamo amici e abbiamo parlato“. Una certezza: “Ciò che è successo in questi due giorni non può giustificare un Mondiale sbagliato. Non abbiamo alcun alibi, ma io sono molto tranquillo”

Lo sguardo non va molto lontano, anzi: “Sto pensando solo ed esclusivamente all’esordio mondiale con il Portogallo. Questa è la mia prossima sfida. Siamo tutti concentrati e vogliamo disputare un grande torneo. Guardare indietro sarebbe un grave errore. Ho parlato con la squadra e a tutti ho detto che dobbiamo seguire il nostro sogno. Voglio il bel gioco, voglio competere con tutti. Insomma, bisogna fare esattamente quello che abbiamo fatto fino ad ora”.

Una carriera strepitosa da calciatore, un futuro da…allenatore. Insomma, le analogie con Zidane ci sono eccome: “E firmerei per essere lo Zidane della Spagna – ride – ai tifosi dico di stare tranquilli e di avere fiducia: noi ci priveremo con tutte le nostre forze. La reazione del gruppo? Maturità e coesione, come sempre. La Spagna sa cosa l’aspetta e sa dove vuole arrivare. Abbiamo una grande opportunità dinanzi a noi”.

Redazione

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