Categories: News Calcio

Southampton, Gabbiadini: “Con Sarri mai scoccata la scintilla: sincerità e rapporti umani vengono prima di tutto”

Premier League, tutti pazzi per Manolo Gabbiadini. Cinque partite e tre gol, più uno che avrebbe potuto regalare un sogno al suo Southampton, ingiustamente annullato. I complimenti di tutti, compreso Mourinho, è forse il rimpianto di qualcuno: non quello del Gabbia. “Tutto bello, tutto fantastico, ma sono il primo a tenere i piedi a terra” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Il calcio è strano: all’improvviso voli verso il cielo e altrettanto rapidamente vai giù in picchiata. Però sarei bugiardo se dicessi che mi aspettavo un inizio come questo. Gol annullato? Il dispiacere è per quello che poteva essere e non è stato è pari a quello della sconfitta. Ho capito subito che quassù ci sono meno rigidità. Dopo tre allenamenti, sono stato buttato nella mischia. In Italia c’è invece molta prudenza. Qui no, ti mandano subito al fronte”.

Impressioni sul manager, Claude Puel: “Ottimo. Mi ha chiesto di giocare da centravanti puro, di puntare sempre il primo palo. Il gol dell’1-2, quello sul cross di Ward-Prowse, è figlio di questa logica. Maggior differenza rispetto al calcio italiano? Posso parlare di quello che mi riguarda come attaccante. In Italia si tende alla marcatura ad uomo. Qui invece si difende a zona e in linea. Con Puel comunico in inglese, me la cavo. Riesco a sopravvivere. Naturalmente devo migliorarlo e infatti ho cominciato a prendere lezioni private. Con Puel parliamo inglese, italiano e francese. Riusciamo a capirci ed è questa la cosa più importante”. Gabbiadini torna sull’esperienza napoletana: “La mia esperienza a Napoli va divisa in due momenti. I primi 6 mesi con Benitez le cose funzionarono bene. Il gruppo era davvero unito. Benitez fece una scelta coraggiosa, ma importante: applicava in modo scientifico il turnover. Tra campionato e coppe varie, si giocava ogni tre giorni e c’era spazio per tutti. Le cose sono cambiate con l’arrivo di Sarri. Ha scelto d’intraprendere un’altra strada: punta sempre sugli stessi. Gli altri devono fare anticamera. C’è una linea ben marcata tra titolari e riserve. E’ una politica anche questa, ma è chiaro che chi resta fuori alla lunga non può essere contento”.

Sarri e Gabbia, amore mai nato: “Considero Sarri uno dei migliori allenatori in assoluto con i quali ho lavorato, ma con lui non è mai scoccata la scintilla. Per me la sincerità e i rapporti umani vengono prima di qualsiasi altra cosa. Mi piacciono le persone che ti dicono le cose in faccia. Per me è una regola di vita fondamentale: vale non solo nel calcio, ma anche nella sfera privata. La politica di Benitez ha portato al club una Coppa Italia e una Supercoppa. Non credo che la sua strategia fosse sbagliata. Napoli resta un’esperienza fondamentale nella mia vita. Non la considero un fallimento, perché quando hai segnato 25 gol nelle mie condizioni sei in pace con la tua coscienza. Sul piano umano Napoli mi ha arricchito. Ho conosciuto una splendida città e mi sono creato rapporti di amicizia che resteranno nel tempo. Napoli mi ha lasciato qualcosa d’importante”.

Southampton, ottimo impatto: “Non solo per i gol. Ho trovato un gruppo molto giovane e un allenatore in gamba. Vivo ancora in albergo, ma presto mi trasferirò in una casa. Southampton può veramente rappresentare una svolta decisiva per la mia carriera. L’atmosfera del calcio inglese è fantastica. Qui la gente va allo stadio per sostenere la propria squadra e non per tifare contro l’avversario. Vedo famiglie, molti bambini, un’aria gioiosa. A Wembley ci hanno seguito in trentamila. E’ stato un esodo incredibile. Londra? Ancora tutta da esplorare. Sono arrivato a Southampton e non ho avuto il tempo di guardarmi intorno. Londra è internazionale. La vera Inghilterra è altrove”. AncheMourinho si è complimentato: Quando un personaggio come lui ti viene incontro, ti stringe la mano e ti dice ‘Sei stato bravissimo, hai segnato due gol da fenomeno’, senti qualcosa di particolare dentro di te. Mourinho è una persona speciale, e non solo per i successi ottenuti da allenatore. E’ carismatico”.

A Southampton per evitare un “Titanic 2″, nessun iceberg all’orizzonte: “Conosco la storia. Beh nel mio caso l’avventura è cominciata bene, ma io, per natura, tengo sempre i piedi a terra. Il calcio è davvero un mare aperto. Ci sono i momenti di bonaccia, ma all’improvviso può arrivare la tempesta. Non bisogna mai rilassarsi. Cinque gol in tre partite sono un buon avvio, ma non sarà sempre così. Verranno tempi meno facili, ma una cosa posso garantirla: darò sempre il massimo, senza mollare mai”.

Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

PSG-Bayern Monaco, Hakimi esce in lacrime e Luis Diaz viene espulso: cosa è successo

Brutto fallo di Luis Diaz su Hakimi nei minuti finali del primo tempo di PSG-Bayern…

24 minuti ago

Napoli, Conte: “Non posso dire nulla ai ragazzi per l’impegno e la dedizione”

Le parole dell'allenatore del Napoli, Antonio Conte, nella consueta intervista post partita dopo la gara…

1 ora ago

Juventus, Chiellini: “Spalletti ha l’esperienza per creare un ciclo. La volontà è di andare oltre gli 8 mesi”

Le parole di Giorgio Chiellini prima dell'inizio della sfida di Champions tra Juventus e Sporting. …

2 ore ago

Juventus, Spalletti: “Dobbiamo far vedere il livello di calcio che vogliamo proporre”

Le parole di Luciano Spalletti a pochi minuti dal calcio d'inizio di Juventus-Sporting A pochi…

2 ore ago

Fiorentina, l’idea è Galloppa in panchina fino al Genoa: le ultime sul nuovo allenatore

Il punto sulla panchina della Fiorentina per il post Pioli: Vanoli, Palladino e D'Aversa ma…

2 ore ago

Atalanta, la probabile formazione contro il Marsiglia

Le possibili scelte di Ivan Juric per la gara della 4ª giornata di Champions League…

2 ore ago