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Europei 2020, ora i sorteggi: come funzionano e chi teme l’Italia

Archiviata la prima edizione della Nations League, la testa delle Nazionali comincia a essere tutta rivolta verso gli Europei con un unico obiettivo: arrivare a giugno 2020 e giocarsi la fase finale del torneo. La strada è ancora lunga ma dal 2 dicembre sarà più chiara: è quella la data stabilita dall’Uefa per il sorteggio della fase a gironi delle qualificazioni europee. Una serie di norme complesse regola il meccanismo che andrà a coinvolgere 55 squadre divise in 10 gruppi, con dei criteri di selezione molto precisi che riguardano anche l’Italia, inserita tra le teste di serie grazie alla permanenza nella Serie A della Nations League.

Ma cerchiamo di capire meglio come funzioneranno i sorteggi per la fase di qualificazione agli Europei 2020. Le 55 squadre sono tutte raggruppate in 6 fasce: le prime 5 sono composte da 10 Nazionali; l’ultima da sole 5, vale a dire Malta, Andorra, Lettonia, Liechtenstein e San Marino. L’Italia figura proprio nella prima, quella delle teste di serie, insieme a Portogallo, Inghilterra, Olanda, Svizzera, Belgio, Francia, Spagna, Croazia, Polonia. In seconda invece si trovano, tra le altre, anche Svezia e soprattutto Germania, la squadra più colpita dai verdetti della Nations League. I gironi previsti per la fase di qualificazione sono 10: cinque composti da sei squadre, cinque da cinque.

EUROPEI 2020, I CRITERI: COME FUNZIONANO GLI ACCOPPIAMENTI

Come funzionano gli accoppiamenti? Il regolamento Uefa prevede che le quattro squadre qualificatesi per la fase finale della Nations League (in programma per il giugno 2019) non possano finire nei gironi da sei squadre: si tratta di un meccanismo per premiare il risultato sportivo derivato da questo nuovo torneo. Ciò significa che Portogallo, Inghilterra, Olanda e Svizzera non potranno essere inserite in un girone in cui faranno parte anche le cinque squadre di sesta fascia sopra indicate.

Un ulteriore dettaglio riguarda i Paesi organizzatori, che, oltre all’Italia, sono Azerbaigian, Danimarca, Inghilterra, Germania, Ungheria, Olanda, Irlanda, Romania, Russia, Scozia e Spagna: ogni girone potrà contenere un numero massimo di due di questi, così da facilitare loro l’accesso alla fase finale in quanto ospiti del torneo.

Esistono poi criteri dovuti a conflitti politici e ai rischi climatici. Per il primo motivo, non si potranno vedere inserite in uno stesso girone le seguenti coppie: Azerbaigian/Armenia; Spagna/Gibilterra; Bosnia/Kosovo; Serbia/Kosovo; Russia/Ucraina. Per il secondo, invece, non si potranno trovare più di due squadre nel medesimo gruppo tra queste elencate: Bielorussia, Estonia, Far Oera, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Russia e Ucraina.

Infine, attenzione anche alla logistica: Azerbaigian, Kazakistan e Islanda, in quanto difficili da raggiungere e spesso molto lontane da altre Nazioni, potranno ritrovarsi nel loro gruppo una sola tra le seguenti nazionali:

Azerbaigian – Gibilterra, Islanda o Portogallo; Kazakistan – Andorra, Inghilterra, Francia, Far Oer, Gibilterra, Islanda, Malta, Irlanda del Nord, Portogallo, Irlanda, Scozia, Spagna o Galles; Islanda – Armenia, Cipro, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan o Israele.

EUROPEI 2020, I POSSIBILI SORTEGGI PER L’ITALIA

Resta quindi da capire quali potranno essere i potenziali rischi per l’Italia. Detto che potrà trovare solo una delle squadre inserite nelle teste di serie, tra gli avversari più temibili si ritrovano la Germania, la Russia, la Svezia, l’Ucraina e la Repubblica Ceca in seconda fascia; la Turchia e la Serbia in terza. L’obiettivo per gli azzurri di Mancini, e in generale per tutte le squadre, è quello di arrivare almeno secondi nel loro girone. Sono infatti 20 le squadre che da questa fase (in programma da marzo fino a novembre 2019) potranno avere accesso a quella finale, cioè gli Europei veri e propri. 20 su 24: le ultime 4 verranno decretate da uno spareggio tra 16 squadre, che riguarda tutte le quattro vincitrici dei gironi in ciascuna delle quattro divisioni di Nations League. Una facilitazione per chi in questi mesi ha ottenuto dei buoni successi sportivi in questo nuovo, mini campionato. Una facilitazione che non riguarda l’Italia, che dovrà per forza vincere nella fase eliminatoria, per evitare l’atroce delusione già vissuta con gli scorsi Mondiali.

Redazione

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