Da una parte chi è andato via, dall’altro chi è arrivato. Un’estate di cambiamento per l’Inter, di incognite che, ad oggi, si sono trasformate però in piacevoli sorprese. Via Onana e Lukaku e dentro Sommer e Thuram. Tanti milioni incassati, dal primo, e tanti (non più) rimpianti dal secondo mutati in un primo posto in classifica. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo come sono partiti i nuovi e i “vecchi”…
Numeri alla mano Sommer ha già superato quelli di Onana. Lo svizzero ha raggiunto quota 9 clean sheat in Serie A nell’arco delle 14 partite giocate. Onana ne ha totalizzata una in meno avendone però giocate 24. Considerando invece tutte le competizioni, Sommer ha tenuto la porta inviolata in 11 delle 19 partite giocate contro le 19 in 41 presenze.
E anche ieri sera Sommer è stato decisivo su Elmas prima e su Kvara poi. L’ex Bayern è ormai un punto imprescindibile di questa Inter: dal rigore causato in amichevole di inizio agosto ad un inizio dicembre da oscar.
Qui c’è da fare un discorso un po’ diverso. In primis il modo di giocare di Thuram e Lukaku è diverso. Basandoci prettamente sui numeri però nelle prime 19 presenze in nerazzurro il figlio d’arte ha messo dentro 6 gol e fornito 10 assist. Il belga invece, nella sua prima avventura e nello stesso arco presenze-temporale, ne ha segnati esattamente il doppio ma con soli due assist.
Situazione completamente diversa per il Lukaku bis considerando i problemi fisici che lo hanno reso disponibile da inizio anno in poi.
Insomma l’Inter ha cambiato faccia tenendo comunque alti gli standard e senza dimenticarsi (anzi, l’esatto opposto) il budget a disposizione. Onana è andato via per qualcosa in più di 50 milioni di euro, per Sommer ne sono stati spesi circa 6. Thuram a parametro zero contro un costosissimo Lukaku.
Rimpianti zero, soprattutto considerando quello che sta combinando Onana in Inghilterra. Per Thuram invece il tempo è tutto dalla sua parte e considerando il suo partner d’attacco i nerazzurri possono essere più che soddisfatti.
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