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Sogliano: “Ho lavorato per costruire il Bari di tutti, organico competitivo”

“Non lavoro per costruire un mio Bari, ma il Bari di tutti, in cui siamo tutti sinceri e ci guardiamo negli occhi. Non è facile lavorare qui, con tante difficoltà, io vado avanti a testa alta”. Il post-it di Sean Sogliano sul calciomercato estivo del Bari 2017/2018 è all’insegna della chiarezza. Al termine di una sessione di mercato che ha cambiato due terzi dell’organico consegnato a Fabio Grosso, “continuità di progetto nelle idee” è la parola d’ordine. A costo di “sconfessare scelte del passato”. L’avvio di stagione è stato caratterizzato da tre vittorie e un ko tra campionato e coppa, dati incoraggianti nel bilancio del direttore sportivo biancorosso: “Noi siamo rimasti nel budget messo a disposizione dal presidente. Abbiamo una rosa competitiva, il mister sta lavorando bene e questo inizio di stagione ne è la dimostrazione. Le vittorie di agosto non ci hanno dato spunti in più, si cerca sempre di fare il meglio: è chiaro che ci sono 7/8 squadre con maggiori potenzialità economiche, come Carpi, Frosinone, le tre neopromosse per effetto del paracadute e le squadre salite dalla Lega Pro, come Parma, Cremonese e Venezia”.

Nelle parole del ds c’è spazio anche per i singoli: “Masi? Abbiamo fatto delle valutazioni legate anche al numero di calciatori che possiamo inserire in lista, lui ha avuto un infortunio e lo Spezia aveva spazio per l’organico. Alcune cessioni sono state necessarie, come quelle di Moras, che si è comportato da signore. Greco e Martinho? Avevamo altre scelte a centrocampo, spiace per Greco che è stato anche vicino all’Ascoli, mentre Martinho ha avuto un paio di offerte che ha respinto. Abbiamo preferito tenere in lista Cassani, che è un difensore e può adattarsi al centro”. La coperta in difesa non è corta per Sogliano: “Come centrali abbiamo Capradossi, Tonucci, Gyomber e Marrone”. L’arrivo mancato in extremis è stato quello di Vergara dal Milan: “Calciatore e Milan dovevano sistemare dei punti riguardanti alcuni incentivi, lui voleva fortemente il Bari e purtroppo si è perso tempo. Il ricorso? Potrà farlo il Milan, tocca a loro farlo e valutare se ci sono possibilità di vincerlo”. Il rimpianto non può non fare rima con Dezi, passato al Parma dopo un lungo corteggiamento: “I rimpianti fanno parte del gioco, ma noi dobbiamo credere nei calciatori che abbiamo in organico”. Difficile che ci sia spazio per gli svincolati in prova, come l’olandese Djavan Anderson e lo spagnolo Marquez: “Li valutiamo, ma al momento siamo a posto così”.

La differenza in questo campionato potrebbe essere fatta dalle idee, ha assicurato il dirigente originario di Alessandria: “La speranza di ogni società è quella di avere un allenatore con idee e risultati. In queste partite ho visto una squadra che ha voglia di giocare a calcio, Fabio è al primo anno in questa categoria e deve capire le insidie della B, ma ha grande preparazione e questo è senza dubbio un punto di forza”. Tanta la fiducia riposta in alcune scommesse tecniche: “Non possiamo comprare Caputo o Ceravolo –l’ammissione del ds- Cissè l’anno scorso per esempio ha fatto un grande campionato e speriamo lo possa ripetere, l’abbiamo comprato con pochi soldi, come quelli arrivati dal prestito oneroso di Furlan. Kozak è stato un arrivo in più, non c’entra niente con questa categoria e speriamo di recuperarlo: se ci riusciremo, sarà un’arma importante. E’ una scommessa: se andrà bene, avremo fatto bingo, se non andrà per il verso giusto non ci saremo fatti del male. Ha solo 28 anni e può dare ancora tanto”. Sabato al San Nicola sarà Bari-Venezia, per un incrocio tra campioni del mondo in panchina. Sarà Grosso contro Inzaghi: “Sabato affronteremo un avversario tosto, quadrato, con dei valori importanti. L’anno scorso lo hanno dimostrato e sarà una partita complicata, come le zero reti sin qui incassate da loro confermano”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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