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Da Bijol a Lovric: la Slovenia parla italiano e sogna Euro2024

Quarto minuto di gioco di Irlanda del Nord-Slovenia, punizione per la squadra ospite: Cerin si presenta sul punto di battuta con lo sguardo concentrato, due passi, tiro e gol. La punizione del centrocampista del Panathinaikos ha regalato i tre punti alla squadra del ct Matjas Kek, avvicinando una nazione intera a un sogno che sembrava impossibile. La Slovenia è infatti prima nel Gruppo H di qualificazione per Euro2024 a quota 19 punti dopo 8 partite e potrebbe qualificarsi agli Europei per la seconda volta nella sua storia. Sono passati 23 anni da quel giorno: ora gli basterà fare solo un altro punto.

 

 

Euro2024, l’ital-Slovenia a un passo dal sogno

“C’è stata un po’ troppa emozione, troppo nervosismo. Non è stata una partita spettacolare ma una vittoria è una vittoria. Questo è tutto quello che conta. Abbiamo 19 punti e ci sono ottime possibilità di vivere un novembre ricco di gioie, queste le parole del ct sloveno al termine della partita contro l’Irlanda del Nord.

Dichiarazioni che racchiudono in pieno lo spirito di una squadra che ha combattuto con le unghie e con i denti per arrivare in testa al gruppo, e che ora comincia già a sentire odore di qualificazione. A novembre contro Danimarca e Kazakistan basterà un punto, che la Slovenia proverà a conquistare anche grazie ai tanti ‘italiani’.

 

 

La Slovenia è infatti una nazione Made in Italy, con tantissimi giocatori che giocano o anno giocato in Italia. Da Stojanovic della Sampdoria fino a Bijol e Lovric dell’Udinese, passando per Mlakar e Turk ma anche vecchie conoscenze come Kurtic, Zajc, Celar e Belec.

Un dato che non sorprende visto che il rapporto tra Italia e Slovenia è forte e legato da una storia lunghissima. Gran parte della nazione, infatti, è stata a lungo sotto il dominio della Repubblica di Venezia, tanto che ancora oggi il 15% della popolazione parla italiano, che insieme a sloveno e ungherese sono le tre lingue ufficiali della nazione.

 

 

Alla Slovenia non mancano però i propri talenti, fatti crescere in casa grazie a una serie di investimenti mirati in strutture e preparatori. Gli esempi più lampanti sono il portiere dell’Atletico Madrid Oblak e l’attaccante del Lipsia Sesko. Un sistema che funziona e che sta per regalare a tutta la popolazione un sogno: Euro2024 non è mai stato così vicino. Capito come si fa Italia?

Jacopo Pigliacampo

Classe 2000, aspirante giornalista sportivo con la passione per le statistiche e il fantacalcio. Da piccolo ho sempre preferito i libri al calcio: correre dietro a un pallone era troppo faticoso, meglio leggere e scrivere. La vita, però, a volte fa giri strani. Ora passo le mie giornate proprio dietro al calcio. Giocato? No, sempre meglio scritto.

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