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Bari, Simeri-gol e quel messaggio con Polito: “Quest’anno conta solo vincere”

Mettete Simone Simeri in campo al “Viviani” di Potenza e il gol è (quasi) assicurato. Film ribadito in Picerno-Bari 0-1. Partita bloccata sullo 0-0 al 65’, l’allenatore biancorosso Michele Mignani lancia nella mischia dalla panchina l’attaccante napoletano e Alessandro Mallamo. 

 

Simone Simeri in gol, e quel messaggio con Polito…

 

Al primo pallone toccato, i due incidono: Mallamo crossa da sinistra, Simeri prende sul tempo la difesa e di testa batte Albertazzi. Gol che sarà decisivo per la vittoria finale e corsa verso la tribuna. Per condividere con il direttore sportivo del Bari Ciro Polito una gioia quasi scritta nel prepartita. Lo rivela lo stesso Simeri al fischio finale: “Prima della gara il direttore sportivo Polito mi ha detto che mi vedeva un pochino arrabbiato per la panchina. Gli ho detto che ero sereno perché sarei entrato e avrei fatto gol. E così è stato”. Come due anni fa. 29 settembre 2019: Picerno-Bari 0-1, con Simeri che di testa firmò la prima vittoria dell’era Vivarini.

 

Parole di chi tra pochi mesi diventerà papà (l’ultimo gol, contro il Monterosi, l’aveva dedicato a sua moglie Angela, in dolce attesa) e che allo stadio di Potenza, dove ha giocato nella stagione 2015/2016 segnando 13 gol in D, ha fatto 3 gol in 4 partite con il Bari – tutti nella stessa porta – e che con il ds biancorosso ha un rapporto speciale: ha giocato nella Juve Stabia di Polito (11 reti) e ha chiuso la scorsa stagione ad Ascoli, dove Polito l’aveva voluto a gennaio.

 

“In attacco c’è grande concorrenza. A noi tocca solo allenarci bene e farci trovare pronti”. A Potenza ha fatto 13, come i suoi gol in biancorosso: “Negli scorsi anni non avevamo squadre forti come questa, siamo più completi – è il suo messaggio al campionati – negli scorsi anni volevo la maglia da titolare quasi sempre, quest’anno giocare è importante ma è ancora più importante vincere il campionato. Conta solo questo”.

 

 

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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