Categories: Interviste e Storie

Simeone, il mata-Venezia: “Che bella giornata”

Il Cholito Simeone deve avere un conto in sospeso con il Venezia: all’andata ribaltò il vantaggio per 3-0 dei lagunari con una doppieta, dando forma a un incredibile 4-3, oggi ha fatto ancora meglio, nel ritorno, con una tripletta nel 3-1 con cui gli uomini di Tudor hanno battuto quelli di Zanetti al Bentegodi. E dire che non segnava da 8 partite: d’altronde, come disse Ruud Van Nistelrooy, i gol sono come il ketchup, quando ci si “stappa”, poi non ci si ferma più. 

 

Credits: Mirko Barbieri

 

L’attaccante argentino è arrivato così a 15 reti stagionali, suo record assoluto. Simeone è il giocatore che più di ogni altro sta contribuendo a fare dell’Hellas una vera e propria macchina da gol: sono già 52 reti segnate, i veneti hanno il quarto attacco della Serie A, dietro solo a Inter, Milan e Lazio. Inoltre, l’Hellas ha portato ad almeno 9 gol tre giocatori (Barak, secondo solo a Nkunku del Lipsia per gol segnati da un centrocampista), unica squadra della Top 5 dei campionati europei a riuscirci. 

Le tre reti

Il primo gol è arrivato al 53′, su un pasticcio di Caldara; l’argentino ha voluto, ha cercato la rete, andando in pressione alta, dote che dall’arrivo di Tudor sembra essere connaturata a questa squadra, e poi infilando la palla alle spalle di Romero dopo averla sottratta al difensore avversario. Il secondo è stato merito di Faraoni, che ha solcato il campo con una cavalcata e ha deciso di servire il numero 99 sulla corsa; Simeone ha potuto usufruire anche di una deviazione e col sinistro ha spiazzato Romero. Il gol che ha scacciato le paure di un’Hellas rintanato nella propria metacampo dopo il 2-1 di Okereke lo ha segnato all’88′, dopo una corsa di Kevin Lasagna, ringraziato dopo la rete e dopo la dedica alla curva gialloblù.

 

Credits: Mirko Barbieri

 

“Bella giornata”

Simeone ha parlato anche ai microfoni di Dazn dopo il match: “Bella giornata. Abbiamo fatto una gradissima partita, è stata molto difficile. Siamo stati bravi. Devo fare i complimenti a tutti, sia la squadra che lo staff. La salvezza era il nostro obiettivo. Raggiungere i quaranta punti è un traguardo importante, ora prendiamo forza per continuare a fare bene. Mi serviva il gol. Per un attaccante non è solo segnare, ma deve anche aiutare la squadra. Posso fare entrambe le cose? Si, a volte mi capita, altre volte no. Continuo a dare sempre il mio contributo. Siamo un grande gruppo, si vede quando scendiamo in campo. Io sono molto felice perche sembra che giochi qui da una vita. Al di là dell’allenatore, Tudor è una persona bravissima, ti trasmette qualcosa di più degli altri e ti fa dare molto di più“. 

 

Credits: Mirko Barbieri

 

Raggiunta quota salvezza

Ora l’Hellas guarda con relativa serenità al prosieguo della stagione. Sono stati festeggiati i 40 punti, con il numero esposto al pubblico attraverso la lavagnetta luminosa del quarto uomo, e quindi la salvezza è cosa fatta. Ora non resta che “provare a vincere ogni partita”, come dice Tudor. E continuare a stupire

Andrea Monforte

Classe 2000, monzese (d’adozione), studio Lettere a Milano. Un’indomita ed ereditaria passione per lo sport (calcio, ovviamente, ma anche ciclismo), declinata in “narrazione” tecnica e sentimentale: la critica della complessità come antidoto alla semplificazione. La vaghezza del ricordo personale ha reso l’azzurro del cielo di Berlino 2006 un’indelebile traccia mitologica. Sono nato lo stesso giorno di Ryan Giggs e di Manuel Lazzari, ma resto umile.

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