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Shpendi in nazionale? Nessun italiano segna come lui: i numeri

Ancora nessuna richiesta ufficiale, ma la sensazione – o speranza – che possa arrivare forse c’è. Questo ciò che si percepisce dalle parole e dall’atteggiamento di Cristian Shpendi, attaccante italo-albanese del Cesena, quando gli viene chiesto se, a oggi, ci sia mai stato un approccio concreto da parte della Federazione italiana. Il calciatore dei romagnoli ha 21 anni, è nato e risiede in Italia, possiede la doppia cittadinanza e non ha negato l’intenzione di valutare una proposta dell’Under 21 azzurra. Legame affettivo, burocrazia e prestigio del Tricolore a parte, quella di Shpendi sarebbe una convocazione giustificata? Facciamo due conti. 

 

Credit Photo: Luigi Rega/Cesena F.C. 

 

Shpendi “da i numeri”

Che la ricerca di un centravanti prolifico sia un tema ricorrente nelle riflessioni di Luciano Spalletti e Carmine Nunziata è cosa nota. “ Nazionale italiana? Per ora nessuna chiamata ufficiale”. Risponde così a domanda diretta Cristian Shpendi dopo la seconda doppietta stagionale. Due gol che gli consegnano la vetta momentanea della classifica marcatori: nel suo primo campionato di Serie B. L’inizio della nuova avventura professionale ricalca la precedente: all’insegna del gol. Il rendimento del Cesena nella passata stagione di Lega Pro rimarrà negli annali. Dal record di punti, al miglior attacco e la miglior difesa. Nel mezzo lo score della rivelazione Cristian Shpendi. Tra campionato, Coppa Italia Serie C e Supercoppa Italiana Serie C sono 22 le reti segnate dalla classe 2003: capocannoniere . Sommate alle 9 di questi primi mesi – Serie B e Coppa Italia – portano il totale a quota 31. L’ultimo squillo contro il SudTirol con un gol da attaccante puro: azione insistita di Ciofi sulla destra, palla messa tesa in area e tocco di prima tagliando fuori il difensore del gioiello bianconereo. Cifra che vale un primato assoluto: nessun italiano da agosto 2023 a oggi segna quanto l’attaccante del Cesena

 

 

Una promozione formidabile, la nazionale e un vincolo

Gol, professionalità, qualità e sincerità: le doti di Shpendi . Le proposte si valutano tutte, anche quella dell’Under 21 italiana – dice dopo l’esordio in Serie B, alla prima giornata, dove, neanche a dirlo, realizza una doppietta. Precisazione: Cristian è un punto fermo dell’Under 21 albanese. Stando ai numeri del ragazzo, la chiamata della nazionale maggiore non è una possibilità remota. Attenzione: se Sylvinho convocasse l’attaccante nella sua selezione e lo schierasse in tre partite (anche amichevoli), avendo Cristian già compiuto i 21 anni, l’Italia perderebbe di diritto la chance di convocarlo. Ipotesi. Concreti, invece, sarebbero i motivi che potrebbero portare Shpendi a Coverciano. Analizzando nel dettaglio i tre campionati professionistici da agosto 2023 a oggi il più vicino ai suoi 31 gol è Cosimo Patierno dell’Avellino fermo a 30. Ma poco preoccupa perché la carta di identità recita: anno di nascita 1991. Subito dietro si piazza un altro esordiente in Serie B: Andrea Adorante. Riduce anche lui da un’esaltante promozione con la Juve Stabia da 13 gol ai quali si aggiungono i 7 della prima parte di stagione alla Triestina ei 6 dell’attuale B. Totale: 26. Sempre considerando la scorsa e l’odierna Serie C seguono Lescano con 26, Murano con 22; infine Galuppini – salito col Mantova – a 15.

Non chiamarlo “cadetto”

Cambia la categoria, ma non il copione. Tra i cadetti il ​​miglior realizzatore è Gennaro Tutino che a 28 anni, passando da Cosenza – 2023-2024 – alla Sampdoria timbra il cartellino 24 volte. Shpendi  stacca ancora. Sul secondo gradino del podio marcatori di B sale un altro veterano (35 anni), oggi compagno di Tutino, Massimo Coda. 22 reti divise, nelle due stagioni sportive, tra Cremonese e Sampdoria . Al terzo posto di questa particolare classifica Pietro Iemmello, 32enne bomber del Catanzaro, lontano dal 21enne “cesenate” di nove gol. Spicca il 19 di Cutrone col Como (di cui 5 quest’anno in Serie A). Seguono Brunori del Palermo con 18, Moncini a Brescia con 13, Sibilli e Biasci con 12, De Luca 11, chiudendo Valoti con i 10 realizzati a Pisa.

 

Credit Photo: Luigi Rega/Cesena F.C. 

I numeri di Shpendi (A) confronto

Anche la Serie A non propone “rivali” a Cristian Shpendi . Numeri: l’unico oltre la ventina è Ciro Immobile. Sommando Lazio e Besiktas raggiunge 23 gol. Poco distante, grazie all’exploit di questo avvio di campionato con l’Atalanta, c’è l’attuale punta titolare della nazionale di Spalletti: Mateo Retegui. Dall’estate 2023 a oggi scrive il suo nome nei tabellini in 20 occasioni. 17 reti per l’italo-tedesco, ma già nazionale azzurro Grifo. 16 Pinamonti. Lucca conta 15 gol, Orsolini 14. Belotti ne fa 11; Chiesa, Pellegrini, Politano, Zaccagni e Colpani (Monza e Fiorentina insieme) 10. Seguono Frattesi, Piccoli, Berardi e Bonaventura a 9. Molti quelli fermi a 7: Viola, Pessina, Dimarco, Mancini, Balotelli appena tornato in Serie A e Candreva rimasto svincolato. Chiude un altro “azzurro” sicuro come Raspadori a 6. Le statistiche parlano chiaro. In Italia nessuno segna quanto Cristian Shpendi e chi ci prova “combatte” con l’anagrafe. Quando il suo allenatore Michele Mignani, dopo la vittoria sofferta contro il SudTirol, ottenuta proprio grazie all’attaccante afferma: “Avrà un futuro molto importante”, forse, ha le sue ragioni. Non ci sono Under 21 più prolifici del ragazzo di origini albanesi, nato ad Ancona, cresciuto a Fano, diventato professionista e cittadino italiano a Cesena. Nunziata (e Spalletti) rischiano di trovare il telefono occupato.

Alvise Gualtieri

Nasco all’ombra delle Torri in un giorno che ricordo solo io e nell'anno del rigore di Pasadena. Baggio? Il calcio. Cresco nella “Terra Solatia” con la Laguna come sfondo. Mi svincolo tra codici giuridici e penna. Tra atti e storie so sempre cosa scegliere. La scrittura, forse, un dono del destino scoperto prima dagli altri grazie a un gol di tacco di Del Piero. Djokovic e VR46 le ragioni di una passione. B.B. King e David Gilmour: galeotta fu quella chitarra. Kurt Cobain il mito. La montagna nel cuore. Camminando, pensando e scrivendo. Ma non mi sento “Dante”. Basso profilo, costanza e affari miei. Filosofia vincente? Lo dirà il futuro.

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