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Natale in campo? Il Monopoli ai tifosi: “Invitateci per il cenone”. E nonna Rosa non ci pensa su

Il fitto calendario di Serie C non conosce soste nemmeno durante le festività, così a Monopoli hanno pensato di trovare una “casa” per la vigilia di Natale ai calciatori in rosa. Come? ‘Spingendo’ i tifosi a invitare i componenti della squadra guidata da Beppe Scienza, oggi nona nel girone C e reduce dalla vittoria interna sul Matera, nelle proprie case per il cenone della vigilia di Natale.

Un’idea originale, raccontata dalla società biancoverde sulla propria pagina Facebook con un video girato a fine allenamento: “Anche questo Natale i nostri ragazzi lo passeranno lontano dalle proprie famiglie – spiega il testo che accompagna il filmato -, ma il Natale è nato in Puglia e sappiamo bene che a Monopoli ti fanno sentire a casa. I biancoverdi aspettano un vostro invito a casa per scoprire come si vive il Natale a Monopoli, con le sue meravigliose tradizioni, dai piatti tipici al divertimento di giocare con tutta la famiglia riunita“. Con tanto di pioggia di smile ed emoji natalizi.

Protagonisti del siparietto video sono il greco Arensi Rota, il romano di origini senegalesi Doudou Magni, il difensore Riccardo Gatti, radici a Lecco, il romano Enrico Zampa e il centrocampista veneto Vittorio Fabris. Il gruppo scopre il calendario di fine dicembre, che li vedrà in campo il 26 (o il 27) a Siracusa e il 30 a Catania, e iniziano a elencare le leccornie che non assaggeranno a tavola con i propri parenti: dalla lasagna alla polenta, passando per il musetto con le erbette. F

inché non irrompe il difensore Mario Mercadante, pugliese doc (è di Altamura, provincia di Bari) che gli ricorda che “il vero Natale è in Puglia, tra tavolate, partite a carte e tradizioni“. Compagni di squadra convinti e in attesa di inviti. Il primo è già arrivato: è di nonna Rosa, arzilla tifosa del Monopoli, che si è detta pronta a cucinare le “pettole per mister Scienza”. Già, perché, come spiega il riuscito spot, #amonopoliseiacasa.

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Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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