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Serie B, è Entella Day: sciarpe, commozione e 4-0 all’Avellino

Il cielo di Chiavari, dapprima nuvoloso, al termine del match contro l’Avellino si apre mostrando un azzurro intenso: la metafora perfetta per rappresentare il passaggio di testimone tra la prima e la seconda stagione dell’Entella in Serie B. Per festeggiare poi quest’annata storica poi, in quel di Chiavari è stato deciso di organizzare l’”Entella Day”, invitando i tifosi a ritrovarsi in Colmata a mare, sede del settore giovanile, in tarda mattinata per poi recarsi tutti assieme al ‘Comunale’ muniti di sciarpe da mettere in mostra per inscenare una coreografia degna dei risultati ottenuti quest’anno.

E allora che Entella Day sia in tutto e per tutto grazie alla sciarpata, ma anche all’ingresso sul terreno di gioco dei giocatori coi propri figli: l’inizio ad una giornata di gioia che si rivelerà totalmente di festa. In campo poi ci pensano i ragazzi di Aglietti a completare l’opera, grazie ad un secco 4-0 col quale sconfiggono un Avellino contestatissimo dai propri tifosi accorsi a Chiavari: Staiti, Masucci e Palermo archiviano la pratica già nel primo tempo; Sini nel secondo invece sancisce il definitivo poker.

Oltre ai festeggiamenti però, c’è spazio anche per un pizzico di commozione dovuta all’ultima apparizione di fronte al proprio pubblico di Gennaro Volpe, capitano dell’Entella ed eroe della scalata della società dalla C2 alla Serie B, premiato anche dal presidente Gozzi nel pre partita: all’ingresso del numero 4 dei ‘diavoli neri’ al 15’ della ripresa a rubare la scena è stata la più che meritata standing ovation per un giocatore che con la propria grinta ed umiltà rimarrà per sempre simbolo ed idolo di un’intera tifoseria.

Il triplice fischio infine sancisce il termine di una giornata che difficilmente verrà dimenticata, ma anche un verdetto importante: l’Entella si giocherà un piazzamento ai playoff fino all’ultima giornata. Da domani si ritornerà a pensare a quell’obiettivo che ad inizio stagione sarebbe stato ritenuto utopia; oggi meglio godersi il termine di questo meritatissimo Entella Day.

Alberto Trovamala

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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