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Serie A, le tre sorprese del 2016

Natale, si sa, è il giorno delle sorprese per eccellenza. I bambini non vedono l’ora di svegliarsi per scoprire cosa c’è sotto l’albero, le coppie di innamorati si scambiano i regali e anche i più grandi provano sempre un pizzico d’emozione nel vedere cosa questa giornata magica ha riservato per loro. Il calcio fa eccezione, però. Le sorprese sono dietro l’angolo, in ogni partita. Basta un gol o una giocata per cambiare una stagione, una decisione arbitrale o un episodio fortunato per indirizzare una partita. E di sorprese, in questo 2016, ce ne sono state davvero tante. E non c’è stato neanche bisogno di aspettare il Natale per scoprirle. Ne abbiamo scelte tre, nella nostra Serie A.

SASSUOLO FORMATO EUROPA

E’ vero, a questo Natale il Sassuolo non ci è arrivato proprio con dei risultati positivi. Ma siamo certi che nessuno si lamenterà di una squadra che in questo 2016 ha scritto la storia, compiendo un’impresa che gli sportivi ricorderanno per tantissimo tempo. Il miracolo della squadra di provincia che supera il Milan nelle ultime giornate di campionato, strappando così la qualificazione in Europa. Grazie anche ad un aiutino di Alvaro Morata, che con il suo gol nella finale di Coppa Italia ha impedito ai rossoneri di staccare il pass per l’Europa League attraverso la porta secondaria. Poi il resto è storia. Le grandi vittorie per 3-0 al Mapei Stadium contro Lucerna e Stella Rossa hanno permesso ai neroverdi di qualificarsi alla fase a gironi. Iniziata con un altro 3-0, ancor più prestigioso, contro l’Athletic Bilbao. L’altra grande impresa, agli uomini di Di Francesco, non è riuscita. “Ma abbiamo comunque regalato ai nostri tifosi un sogno”, ha poi dichiarato l’allenatore. Orgoglioso di questo miracolo sportivo, risultato di una progettualità che va avanti da anni. Tanti giovani in bella mostra, Berardi in primis, con l’aiuto di calciatori esperti come Acerbi, Cannavaro, Magnanelli e Peluso. Tanti italiani in rosa e pochissimi stranieri, uno fondamentale come Gregoire Defrel. E le prestazioni di fine stagione 2015/2016 non sono passate inosservate, soprattutto in Spagna. Perché questo è stato anche l’anno delle prime operazioni internazionali del Sassuolo, con i trasferimenti di Vrsaljko e Sansone ad Atletico Madrid e Villareal. Un altro step importante per questa grande favola del calcio italiano. L’inizio di questa stagione è stato condizionato da infortuni e tanta sfortuna, la classifica non è più quella dell’anno scorso. Ma questo 2016 sarà certamente da ricordare per i tifosi del Sassuolo, che hanno sognato con i ragazzi di Di Francesco.

L’ATALANTA DEI GIOVANI

Ormai una certezza della nostra Serie A, l’Atalanta si sta imponendo in questa stagione ad altissimi livelli. Il 2016 si apre con la cessione di due colonne portanti della squadra nerazzurra, come German Denis e Maxi Moralez. Il bomber argentino non resiste al richiamo del suo vecchio amore, l’Independiente. Mentre El Frasquito viene attratto dall’ottima offerta dei messicani del Leon. Una grave perdita per Reja e… tanti fantallenatori! L’Atalanta, però, si salva agevolmente, con 45 punti che valgono il tredicesimo posto in campionato. E la nuova stagione si apre con un nuovo progetto e da un certezza: Gian Piero Gasperini. La società punta su tanti giovani e investe anche una cifra importante per riportare Alberto Paloschi in Italia, dopo l’esperienza allo Swansea. E poi tanti ragazzi italiani: Caldara riportato alla base dopo la stagione al Cesena, Petagna che rientra dal prestito all’Ascoli e l’esplosione di Gagliardini. La vera sorpresa è Kessie, su cui l’Atalanta ha puntato dopo l’ottima annata a Cesena ed ora oggetto del desiderio di tanti club europei. E poi ancora Spinazzola, arrivato in prestito dalla Juventus, e la conferma di Conti, già lanciato da Reja nella scorsa stagione. Un’altra grande sorpresa è Kurtic, inventato da Gasperini nell’inedita posizione di trequartista d’inserimento. Mentre il trascinatore e leader è il solito “Papu” Gomez, che si sta confermando ad altissimi livelli. Il 3-4-1-2 di Gasperini contribuisce a rendere questo gruppo di ragazzi terribili un mix micidiale. Un inizio difficile, con quattro sconfitte e una sola vittoria. Si parlava addirittura di esonero dell’ex allenatore del Genoa, che ha risposto con otto risultati utili consecutivi ed una serie record di sei vittorie. Ora 32 punti, sesto posto immediatamente dietro le grandi del campionato: un grande regalo di Natale per i tifosi nerazzurri.

SUPER… MILAN!

D’accordo, il Milan è una grande del nostro calcio e quindi parlare di sorpresa può sembrare paradossale. Ma i rossoneri vengono da anni bui, fuori dall’Europa e dal giro delle grandi della Serie A. E in più non sono riusciti ad avviare un nuovo progetto di crescita, con tanti calciatori e allenatori che sono passati dalle parti di Milanello senza ottenere alcun risultato. Il 2016, però, si può ritenere un anno davvero positivo per i colori rossoneri. Nonostante il campionato scorso abbia visto il Milan concludere dietro il Sassuolo, quindi fuori dalle competizioni europee, è arrivata comunque la qualificazione alla finalissima di Coppa Italia poi persa con la Juventus ai supplementari. E, soprattutto, si sono poste le basi per questa stagione con la crescita di alcuni giovani italiani. In primis Gigio Donnarumma, a 17 anni già una colonna portante del Milan. Poi Romagnoli, investimento importante che il difensore sta ripagando con grandi prestazioni. Ma è nella prima parte di questa stagione che i rossoneri si stanno imponendo con un progetto giovane, italiano e frizzante. Reso vincente dalla capacità di Vincenzo Montella di lavorare con i giovani e costruire delle squadre anche belle da vedere. E la colonia di italiani si è ancora allargata. L’ex allenatore viola ha avuto il coraggio e il merito di consegnare le chiavi del centrocampo nelle mani del 18enne Locatelli. In attacco si è trattenuto Bacca e si è puntato su Lapadula, non giovanissimo ma affamato di gol e reduce dalla fantastica stagione in B col Pescara. Poi c’è stata l’esplosione di Suso, autore di una strepitosa prima parte di stagione dopo l’ottima esperienza al Genoa. E con questi alcune certezze come Bonaventura, elemento imprescindibile per Montella, Abate, De Sciglio, Antonelli. Tanti giovani, molti italiani ed una grande organizzazione. Che ha permesso al Milan di vincere la Supercoppa Italiana contro la Juventus a Doha, portando a casa un trofeo dopo 5 anni. E nel 2017 questa squadra vuole continuare a sorprendere, per riportare in alto i colori rossoneri.

Mario Lubrano

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