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Spezia, Semplici è il nuovo allenatore: come giocherà la sua squadra

È arrivato l’annuncio ufficiale da parte dello Spezia: trovato il nuovo allenatore, sarà Leonardo Semplici a sostituire Luca Gotti sulla panchina del club ligure. Nella mattinata di questo giovedì 23 febbraio è arrivato anche il comunicato da parte della società.

 

“Lo Spezia comunica di aver affidato l’incarico di allenatore responsabile della Prima Squadra a Leonardo Semplici, che guiderà le Aquile fino al termine della stagione in corso, con prolungamento automatico fino al 30 giugno 2025 in caso di salvezza. Assieme al mister arrivano nel Golfo dei Poeti anche Andrea Consumi, in qualità di vice allenatore, il preparatore atletico Yuri Fabbrizzi e i collaboratori tecnici Rossano Casoni e Alessio Rubicini. Contratto dunque fino al termine della stagione e rinnovo biennale automatico qualora lo Spezia dovesse restare in Serie A.

 

Come giocherà lo Spezia con Semplici?

Il modulo non cambierà: Gotti utilizzava un 3-5-2 piuttosto classico per il suo Spezia. L’ex allenatore tra le altre di SPAL e Cagliari ci ha abituati a vedere lo stesso modulo.

 

Visti i trascorsi anche con le due squadre sopracitate, ipotizziamo come – negli schemi tattici – Semplici possa chiedere ai suoi quinti di correre lungo tutta la fascia, ai mediani di badare alla solidità difensiva e al regista di fare il lavoro del vero playmaker per le punte, spesso una pesante, mentre l’altra più leggera e libera di variare. Non a caso potremo vedere spesso anche un 3-5-1-1 in piena regola, come ipotizzato alle volte dallo stesso Gotti in stagione.

Fase difensiva organizzata spesso sull’avversario, che non vede staticamente una linea a 5 difensori in chiusura ma può prevedere anche soluzioni a 4 con un solo esterno a scalare e l’altro in pressing, oltre a tentare di oscurare già dalla trequarti campo le linee di passaggio degli avversari. Fase offensiva legata parecchio alle corsie laterali, dove gli esterni vengono supportati dal braccetto di riferimento e possono progredire fino anche all’area di rigore avversaria, dove agiscono una punta mobile più arretrata e un centravanti di struttura a lavorare spesso da boa.

Redazione

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