Descriverlo è semplice, come l’ABC. Tante virtù, pochi vizi. Come il gol, uno di questi, se lo porta appresso da una carriera intera, passata in giro per il nord Italia. E come la sua cadenza veneta, posata, tranquilla, che lo rispecchia in pieno. Semplice, no? In due parole: Andrea Brighenti. Capitano della Cremonese, uomo simbolo della promozione in Serie B: “Ci abbiamo sempre sperato, ma abbiamo realizzato che fosse possibile al triplice fischio con la Racing Roma“. Equazione di primo grado, risultato (ancora) semplice: x è uguale alla partita promozione, all’ultima giornata, a tre minuti dalla fine. Poesia e godimento grigiorosso, spartito di una canzone che parla di amore, voglia e successo.
Nonostante le
sconfitte, le cadute, le delusioni. Di una stagione altalenante ma
costante nel suo pensiero fisso: la Serie B. Cruccio comune a Cremona,
palcoscenico che da undici anni mancava e da altrettanti veniva
immaginato quantomeno prossimo al ritorno. Mai avvenuto, fino a meno di un mese fa:
6 maggio, Serie B di nuovo realtà. Anche per merito dei suoi sedici
gol: “E’ stato un campionato di rincorsa – racconta Brighenti in esclusiva a GianlucaDiMarzio.com – diffi
in cui eravamo sempre indietro, sempre ad inseguire. Sono contento per
come è andata, ce lo meritavamo perchè non abbiamo mollato. Dedico
questa promozione alla mia famiglia e a mio padre, mancato cinque anni
fa e che mi ha sempre seguito
Risalita in B merito, anche, di un gruppo coeso, amministrato benissimo da Attilio Tesser: “La
sua esperienza è stata molto importante, soprattutto nella gestione dei
momenti più difficili di questa stagione. Ci ha dato tanto, durante
l’anno la sua mano si è vista“. Tesser che ha creato un gruppo unito, con tanti giocatori esperti (“Bravi a creare l’atmosfera giusta“) e giovani che “si
sono calati nella realtà della Cremonese molto bene e rapidamente.
Penso a Procopio o Cavion, giovani ma con prospettiva, bravi ad entrare
subito con la giusta mentalità all’interno del gruppo“.
Il futuro? “Ho
un contratto fino al 2020, il prossimo appuntamento è il 10 luglio per
l’inizio della preparazione. Volevamo la B, non vedo l’ora di giocarmela“. Da capitano, ovviamente, di un gruppo che “merita
di non essere stravolto per quanto fatto quest’anno, ma la Serie B è un
campionato lungo, servono aggiunte, anche in attacco. Se arriveranno
grandi punte, sarò ben contento di accoglierli in squadra“. Nell’attesa del dieci luglio…”Mi
godo le vacanze, appena i miei figli finiranno la scuola partiremo per
il mare: in Puglia, ho bisogno di staccare. Io sono uno che vive il
calcio 24 ore al giorno, quando finisce la stagione non mi riconnetto al
pallone fino all’inizio di quella successiva“.
Senza
vizi, però. Padre e marito, stop. Niente social o altre distrazioni:
famiglia e calcio. Da capitano, ovviamente, dopo la B conquistata. B
come Brighenti, che sogna un altro campionato da favola dopo quello
concluso e conquistato con la Cremonese. Semplice, come l’ABC: Andrea,
Brighenti, Cremonese. E Capitano. Promosso.
Credits foto: U.S. Cremonese
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