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​Scusate il ritardo: finalmente il campionato argentino, un mese dopo

Questa sera torna la Primera Division. Il campionato argentino ricomincia con oltre un mese di ritardo. Per Osvaldo Soriano giornalista e scrittore di Buenos Aires: “Le storie del calcio sono così: risate e pianti, pene ed esaltazioni”. Quest’anno però il campionato argentino non sembrava voler raccontare nessuna storia. Niente striscioni e dei cori del caloroso tifo argentino neanche l’eco. Del “Fútbol para todos” neanche l’ombra. Colpa di quel programma varato nel 2009 dal presidente Cristina Fernandez de Kirchner che prevedeva la trasmissione in chiaro di tutte le partite del campionato. Addio ai campionati di apertura e clausura che contraddistingueva l’Argentina dagli altri maggiori campionati del mondo.

Settecento milioni di finanziamento statali per un progetto andato a frantumi già un anno fa, quando Boca Juniors, River Plate, Racing e Independente decisero di vendere i diritti delle proprie partite ad un’altra emittente. L’AFA, la federazione argentina, costretta a trovare un nuovo accordo, ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti televisivi alle squadre che consistono nella parte più rilevante dei ricavi. L’iniziale partenza del campionato fissata il 3 febbraio è stata rimandata fino alla scorsa settimana, quando l’intervento economico del governo sembrava aver sbloccato la situazione. Ma questa volta è stato il sindacato dei calciatori ad impuntarsi (come nell’agosto del 2011 in Italia, ricordate?): pretendendo il pagamento degli stipendi arretrati, soprattutto nelle squadre delle categorie inferiori. L’emblema: la tragicomica storia che ha visto il Godoy Cruz volare fino a Rosario convinta di poter giocare è costretto poi a rifare le valige e tornare a casa.

Nella giornata di ieri la svolta. I fondi arrivano direttamente dalla vendita dei diritti televisivi e dalla Axion Energia, che sarà lo sponsor ufficiale del campionato. Nella notte italiana si tornerà a giocare: Velez-Estudiantes la prima partita. Merito forse della brujita Veron, la streghetta ha fatto una magia, proprio nel giorno del suo quarantaduesimo compleanno. Una nuova storia scritta dal calcio argentino, pronto a raccontare ancora nuove pene ed emozioni

Riccardo Setth

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