Dopo l’ufficialità, giornata di presentazione in casa Roma: il fantasista ceco Patrick Schick ha parlato in conferenza stampa, parlando per la prima volta da giocatore giallorosso. Prima, però, le dichiarazioni di Monchi: “E’ l’ultimo acquisto del nostro calciomercato. Abbiamo preso un giocatore magnifico e voglio ringraziare la società per l’appoggio durante la trattativa. Ringrazio anche Patrick per il suo entusiasmo. Sono molto orgoglioso di questa operazione, il lavoro è stato ottimo e la voglia del ragazzo ha fatto la differenza. E’ stata complessa, ma siamo stati capaci di concepirla e di convincere la Sampdoria“.
Sul mercato in uscita, invece: “Ci sono differenti situazioni, il lavoro più intenso riguarda le cessioni di Gyomber e Vainquer, perché Tumminello può restare qui tranquillamente. Se troveremo una soluzione che ci piace per farlo crescere la valuteremo, è un patrimonio di questa società. Per Castan, invece, se non arriva una squadra che ci soddisfa resterà con noi. Mahrez? Risposta semplice, non puoi comprare da chi non vuole vendere”. Sui duelli di mercato con l’Inter: “Ho molto lavoro da fare per raggiungere le capacità di Sabatini, auspico di raggiungere la sua conoscenza del calcio italiano”.
“Vi svelo un segreto, il primo viaggio di mercato da dirigente della Roma l’ho fatto per Schick, due mesi e mezzo fa. E’ sempre stata un’ossessione per me. Per quanto riguarda le questioni tattiche deciderà il mister. Abbiamo diversi attaccanti e sarà lui a decidere chi mandare in campo. El Shaarawy? Nessuna offerta, resterà. Sono contento di questo mercato, sono ambizioso per matura. Un voto? Più che sufficiente, ma dovrò studiare di più”.
Poi la parola passa a Schick: “Non vedo l’ora di indossare questa maglia. La Roma arriva da un secondo posto e ci sono grandi ambizioni, speriamo di poter fare grandi cose. Non voglio parlare di ciò che è successo con la Juventus, è il calcio. Non sono deluso, anzi, sono felice di essere qui. Non ci sono differenze, sono entrambi top club. Il mio ruolo? In nazionale ho sempre giocato punta centrale, è la posizione che preferisco. Ma posso giocare anche a destra, sono mancino e tendo ad accentrarmi, non è certo un problema”.
“Sì, ho ricevuto un messaggio da Totti. Un messaggio privato e quindi resterà tra noi, un nostro segreto. Var? Non credo che la mia opinione conti così tanto, la tecnologia sicuramente può aiutare a prendere decisioni migliori. Il consiglio di Giampaolo? Questa è una mia scelta, volevo venire alla Roma ed è quello che conta. Il paragone con Dybala? Siamo due giocatori diversi”. Poi sulla maglia numero 10: “C’è solo un Totti, nessuno sarà mai come lui. Ho scelto il 14 perché lo avevo in Under 21 e ho segnato diversi gol. Poi l’ho usata alla Samp, è diventato il mio numero fortunato”.
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