Tutto in un minuto. Quello che separa le 19.59 di giovedì 1 settembre dal fischio finale delle trattative. Un minuto per dare il via libera al trasferimento di Aurelien Scheidler a Bari, un minuto per fare di questo attaccante francese del 1998 l’acquisto più caro nella storia del club biancorosso nell’era De Laurentiis: due milioni per il cartellino nelle casse del Digione, contratto quadriennale da quasi un milione complessivo al giocatore.
Esiti di una giornata dai ritmi infernali. Che ha visto tra i corridoi dell’Hotel Gallia di Milano il ds biancorosso Ciro Polito al tavolo con l’entourage del giocatore, al telefono con il Digione per negoziare il trasferimento e infine in attesa dell’arrivo del transfer internazionale, materializzato appunto alle 19.59. Un minuto prima dello stop alle contrattazioni, due ore dopo lo scambio dei documenti tra i club. Per arrivare a Scheidler, il Bari ha beffato la concorrenza di alcuni club tedeschi, il St. Pauli su tutti, e operato uno degli investimenti più corposi dell’estate 2022 in Serie B. “Giovedì mattina la società ha autorizzato l’operazione – il racconto di Polito – con cifre importanti per un giocatore importante”. Che in carriera è passato per la Ligue 2 tra Digione e Nancy, totalizzando 21 gol in 78 presenze e togliendosi anche la soddisfazione di segnare in Ligue 1. “Ha delle caratteristiche diverse dagli altri nostri attaccanti – prosegue il ds del Bari – è alto 1 metro e 94 ma non è una boa: sa giocare palla a terra, sa attaccare la profondità, sarà molto utile”. L’intenzione è di inserirlo subito, portandolo già al San Nicola per fargli seguire dagli spalti la sfida di sabato contro la Spal. E il ds biancorosso ha una tale voglia di bruciare le tappe che giovedì sera, dopo la firma, si è già confrontato con Scheidler in una videocall.
Di certo ad accogliere Scheidler nel calcio italiano c’è un precedente benaugurante: l’ultima volta che un contratto di un attaccante fu depositato last minute il nome sulle carte era quello di Diego Alberto Milito. Estate 2008, il Genoa stava riportando in Italia il Principe dal Real Saragozza. Accordo in extremis tra club e Federico Pastorello, procuratore del giocatore, che per depositare il contratto entro il termine delle 19 si inventò un lancio dei documenti dentro al box. Scena iconica. A 14 anni di distanza e nel mondo della digitalizzazione, il Bari non ha dovuto ripetere il lancio ma la trepidazione è stata la stessa.
L’arrivo di questo gigante francese fa dell’attacco del Bari una piccola multinazionale. Lo completano Eddie Salcedo, 21enne italiano di origini colombiane prelevato in prestito nell’ultimo giorno di mercato dall’Inter (“Un gioiellino – sottolinea Polito – ha già 60 presenze in A e ci darà ulteriore imprevedibilità”), il colombiano 25enne Damir Ceter, il 24enne italo-marocchino Walid Cheddira, autore di 7 dei 13 gol segnati sin qui dalla squadra di Mignani tra Coppa e campionato, e il 32enne argentino Ruben Botta sulla trequarti. Unica eccezione tra gli attaccanti, Mirco Antenucci con i suoi 200 e passa gol disseminati tra calcio italiano e Championship inglese.
Prossima firma, quella sul nuovo contratto di Polito. Per il ds, in scadenza a giugno 2023, è pronto un nuovo accordo: rinnovo fino al 2024 con opzione di prolungamento fino al 2025. “Il mio rinnovo? È fatto da due mesi fa – ammette – sulla parola con il presidente Luigi De Laurentiis non ci sono mai stati dubbi, a breve arriverà l’ufficialità. Il mio percorso a Bari continuerà ancora per tanti anni”.
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