Milan, Paolo Scaroni
Il presidente del Milan esprime soddisfazione per San Siro: “Ora puntiamo allo stadio più bello d’Europa”.
Un nuovo capitolo per il futuro del calcio milanese è stato aperto nel pomeriggio di mercoledì. La giunta comunale ha infatti dato il via libera alla delibera che sancisce la cessione dello stadio di San Siro e delle aree circostanti a Inter e Milan, un passo atteso da anni dai due club.
Il presidente rossonero Paolo Scaroni ha commentato con cauto ottimismo la notizia ai microfoni di Sky Sport: nonostante non abbia ancora avuto modo di leggere il testo ufficiale, ha sottolineato come si tratti di “un risultato positivo e atteso da tempo”. Per lui, si tratta di un ulteriore tassello di un iter lungo e complesso: “È un cammino che ho intrapreso molti anni fa, a tal punto che non ricordo nemmeno da quanto tempo sia in corso. Non siamo ancora arrivati alla conclusione, ma considero questo passaggio come un momento significativo”.
La partita politica non è però chiusa. Toccherà ora al consiglio comunale esprimersi e dare l’approvazione definitiva entro la fine di settembre. Solo allora la vendita diventerà ufficiale e i due club potranno passare alla fase successiva del progetto.
Scaroni, intanto, preferisce già volgere lo sguardo avanti. “Il nostro obiettivo è chiaro: realizzare un impianto moderno, all’altezza delle grandi capitali europee. Milano merita di avere lo stadio più spettacolare del continente e siamo determinati a portare a termine questo impegno, su cui lavoriamo da tempo e per il quale investiremo ingenti risorse. Vogliamo un’arena che appartenga a tutti i cittadini e che diventi motivo d’orgoglio per i milanesi”.
La cifra fissata per la cessione ammonta a 197.075.590 euro. Di questi, 73 milioni saranno corrisposti subito al Comune di Milano al momento della firma del contratto.
La parte restante verrà dilazionata nel tempo e coperta da fideiussioni bancarie o assicurative, così da garantire piena sicurezza economica all’ente pubblico.
Per Inter e Milan si tratta di un investimento epocale, con l’obiettivo di ridisegnare il panorama calcistico della città. La proprietà congiunta di San Siro segna infatti un punto di svolta: dalle aule della politica il dossier passa ora ai consigli di amministrazione dei due club, chiamati a trasformare in realtà un progetto che da anni alimenta dibattiti e discussioni.
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