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Scaroni sul nuovo stadio: “Prima partita nel 2030. Ci aspettiamo un aumento dei ricavi”

Milan, Paolo Scaroni

Le parole di Paolo Scaroni, presidente del Milan, ai microfoni di Milano Finanza sul nuovo stadio

Il tema della settimana in casa Inter e Milan è sicuramente quello relativo al nuovo stadio, con l’approvazione da parte del Comune di Milano riguardo la cessione del Meazza alle due società. Paolo Scaroni, ai microfoni di Milano Finanza, ha parlato del progetto: “Il primo obiettivo è arrivare al rogito entro ottobre, momento in cui verseremo a Palazzo Marino i primi 73 milioni di euro. Da quel momento potrà partire la progettazione nei dettagli del nuovo stadio che abbiamo già affidato a Norman + Partners e Manica, due eccellenze del settore“.

L’inizio dei lavori è fissato per l’inizio del 2027: ” Al netto dei piccoli contrattempi che su progetti di queste dimensioni possono sempre presentarsi, il nostro obiettivo è completare lo stadio nel 2030″. Con una finestra già su Euro 2032: “Prime partite di campionato nel 2030-31, in modo da completare il rodaggio necessario a portare al massimo dell’efficienza la struttura entro gli Europei del 2032, di cui sarà protagonista“.

Scaroni ha parlato anche di tutte le strutture che circonderanno il nuovo stadio di Milan e Inter: “Daremo delle indicazioni di massima su dove andremo a posizionare gli immobili destinati ai servizi accessori, come hotel, uffici e centro commerciale. Ma per iniziare una progettazione nel dettaglio realisticamente dovremo aspettare tra il 2027 e il 2028, perché la priorità è il nuovo impianto“.

Quale futuro per il Meazza? La risposta del presidente della società rossonera: “Rimarrà intatto fino a quando non sarà pronto il nuovo stadio, quindi la sua riqualificazione non potrà iniziare prima del 2031-2032. Insomma prevediamo che la rigenerazione dell’area sarà completata non prima del 2035“.

Lo stadio San Siro di Milano (Imago)

Scaroni: “Ci aspettiamo 500.000 visitatori all’anno”

Il presidente del Milan ha proseguito parlando di alcuni dettagli riguardo al progetto: “Il nuovo stadio avrà 148 mila metri quadrati di verde, quindi più del 50% dell’intera zona sarà destinata ad alberi e parchi. Produrrà energia pulita attraverso pannelli fotovoltaici sul tetto. Ci saranno servizi di accoglienza, bar e ristoranti, spazi per congressi ed eventi: in questo modo terremo viva l’area sette giorni su sette tutto l’anno, anche quando non si disputeranno partite“.

Scaroni si aspetta che il nuovo impianto possa avere un impatto positivo non solo per Inter e Milan: “In totale ci aspettiamo 500 mila visitatori all’anno tra museo e nuovo stadio, con un impatto economico positivo per tutto il quartiere“.

“Ci aspettiamo un aumento sostanziale dei ricavi”

Paolo Scaroni ha fatto alcuni esempi per parlare del possibile impatto economico del nuovo stadio: “Vi faccio solo tre esempi, Tottenham, Real Madrid e Arsenal, che hanno puntato su impianti all’avanguardia negli ultimi anni. Tutte e tre hanno più che raddoppiato i loro incassi nel primo anno nella loro nuova casa rispetto all’ultimo in quella vecchia. Milan e Inter al momento toccano solo una frazione delle loro cifre. Ne abbiamo bisogno per restare competitivi dal punto di vista sportivo“.

Il presidente del Milan ha concluso: “Ci aspettiamo un aumento sostanziale dei ricavi. Non perché i biglietti per tifosi e famiglie saranno più cari, ma perché potremo vendere più pacchetti con hospitality alle aziende e biglietti premium. Senza contare i ricavi derivanti da altre attività“.

Lorenzo Renna

Nato durante i Mondiali di Corea, lo stesso giorno di Frank Lampard. Ci ho provato prima da calciatore e poi da arbitro, ma ho presto capito che a me lo sport piace raccontarlo più che viverlo in campo. Studio Economia e Azienda Digitale, ma parlo 24 ore su 24 di calcio.

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