Tanti derby vissuti in passato da protagonista e da vivere ancora in futuro, da semplice tifoso, ricominciando da domani, quando San Siro sarà illuminato da una stracittadina più attesa che mai. Dejan Savicevic non ha certo dimenticato i suoi trascorsi rossoneri, in quel Milan capace di vincere tutto e di segnare fortemente i momenti più alti della sua carriera: intervistato da “La Stampa”, l’ex centrocampista montenegrino ha parlato così dell’attualità di casa Milan, partendo da Berlusconi. “Sono ancora tifoso rossonero e sarò a San Siro per il derby – racconta – Ultimo derby senza Berlusconi? Non mi sembra vero, non riesco a pensare al Milan senza di lui. Mi ha voluto al Milan, mi ha aiutato quando le cose all’inizio funzionavano meno bene, ha preteso di farmi restare. L’ho sentito l’ultima volta a settembre, gli ho fatto gli auguri per gli 80 anni e lui a me per i 50. È stato uno dei presidenti più grandi della storia del calcio, non solo del Milan”.
Spazio poi al campo: “Il Milan mi ha sorpreso. Non pensavo che si riprendesse così bene dopo la sconfitta di Napoli, quel 4-2 che poteva lasciare il segno. Invece la squadra è migliorata, ha acquisito consapevolezza. Montella è un grande allenatore, l’ha dimostrato anche altrove. Con Allegri e Conte è tra i migliori italiani della nuova generazione. La svolta italiana del Milan? Mi piace molto: squadre come Napoli o Inter, che hanno quasi solo stranieri, non sembrano più italiane. E un blocco italiano aiuta a vincere, basta vedere la Juve che ha ottimi stranieri ma anche gente come Buffon, Chiellini, Marchisio”.
Zoccolo duro italiano che, con le dovute proporzioni, riporta alla mente i tanti azzurri presenti nel Milan di Savicevic: “Allora era più facile, visto che gli stranieri per regolamento erano solo tre. Comunque i nostri italiani, Baresi, Maldini e via dicendo, erano fortissimi. Ma il Milan li ha avuti anche in seguito: Nesta, Pirlo…Di quelli attuali scelgo Donnarumma: il più promettente. Mihajlovic è stato bravissimo a farlo esordire l’anno scorso. E anche Locatelli è molto interessante. Giocare in questo Milan? Magari, mi sarei trovato bene. Anche perché il periodo in cui ho giocato è stato il più bello della mia vita. Penso a giocatori come Kakà, Shevchenko, Inzaghi: sarebbe stato divertente giocare anche con loro”.
In chiusura, ultime parole su Galliani e sul derby: “Adriano presidente di Lega? E’ un grande uomo di calcio, spero solo che faccia qualcosa che gli piace. Chi vince il derby? Non lo so, spero il Milan. E mi auguro torni grande, vediamo cosa farà la proprietà cinese”.
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