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La malaria, la commozione cerebrale e la rivincita: Saul Coco riparte dal Toro

Ripartirà da Torino, Saul Coco. Contratto fino al 2028 per il difensore equatoguineano, che ha vissuto momenti davvero difficili. Nonostante gli appena 25 anni, il classe 1999 ha voglia di riscatto. E Torino potrebbe essere la piazza ideale per farlo.

 

La malaria e la commozione cerebrale: la storia di Saul Coco

La storia di Saul Coco è da raccontare, con due importanti episodi che lo hanno segnato. Nel dicembre del 2019 era impegnato con la Guinea Equatoriale, ma nella partita contro il Tamaraceite si sente male. Saul è stato ricoverato d’urgenza e indotto in coma farmacologico a causa di una puntura di zanzara. Poteva costargli la vita. “Ci avevano detto che non avrebbe superato la notte”, ha dichiarato il papà. Cinque anni dopo era al suo fianco all’arrivo a Malpensa. Vicinanza nel momento della (ri)partenza.

 

Due mesi dopo ancora un momento drammatico. Si giocava a Tenerife e lui vestiva la maglia del Las Palmas, in terza divisione spagnola. Durante un contrasto di gioco, Saul Coco sbatte la testa contro un muro vicino al bordo del campo Resta a terra, immobile. “Pensavamo tutti fosse morto, non reagiva”, aveva raccontato Yoni Oujo, il suo allenatore all’epoca. Poi la corsa in Ospedale, la diagnosi di una grave commozione cerebrale, due fratture ai polsi e un grave trauma al ginocchio. Ma Saul è ripartito anche da lì.

 

Sfortuna e battute d’arresto, poi la risalita. Saul Coco si è preso la sua rivincita, sempre al Las Palmas. Trenta presenze lo scorso anno il LaLiga, dopo la promozione dell’anno prima. Ora un nuovo capitolo, questa volta in Italia. Per Saul Coco ci sarà un’altra sfida, ereditare la leadership difensiva di Alessandro Buongiorno al Torino. Ma vista la sua storia, Saul Coco è pronto a prendersi tutto

Redazione

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