Battere il Sassuolo per provare a cancellare la delusione per la brutta sconfitta contro il Milan che ha complicato la corsa per un posto in Champions League. Andrea Pirlo lancia un messaggio preciso al gruppo Juventus: “Domani dovremo fare una grande partita, la cosa più importante è non vedere rassegnazione. Abbiamo il dovere di crederci fino alla fine, siamo la Juventus. Mancano ancora 3 partite, è importante continuare a crederci“
Una sfida in cui tutti devono dare qualcosa in più: “Ronaldo ha fatto tante partite e tanti gol, vedremo come sta oggi e decideremo. Domani è una partita importante, spero di avere tutti a disposizione. Dybala? Non mi importa chi gioca, voglio una prova collettiva“.
“Riconferma? Io non ho paura” – ha proseguito Pirlo, che non vuole pensare al futuro: “penso solo al bene della Juventus che è più importante di tutto. I risultati diranno se sarò ancora l’allenatore, ma la Juve viene prima di tutti noi. Io cercherò di fare del mio meglio finché sarò qua“.
Saranno della partita anche Danilo e Arthur, esclusi dall’11 domenica contro il Milan. “Danilo e Arthur stanno bene, si sono allenati bene, possono partire dall’inizio. Per Danilo è stata una scelta di natura fisica, aveva un problema all’adduttore che si portava dietro da alcune partite, quindi ho preferito non rischiarlo“.
Importante, come spesso ripetuto da Pirlo, sarà l’atteggiamento. Ma guai a parlare solo di grinta: “Non basta dire di metterci grinta per vincere. Ho sempre chiesto un atteggiamento diverso, in certe occasioni bisogna avere un fuoco che ti brucia dentro per raggiungere risultati e in alcune situazioni ci è mancato. Ma parlare solo di grinta nel calcio di oggi non basta“.
Respinte le voci su una lite tra Nedved e Paratici (“Di gossip e cose inventate non parlo), la testa è e resta solamente al campo: “Gravina? Lasciamo da parte le questioni esterne. Il nostro obiettivo è dimostrare sul campo che possiamo arrivare in Champions, possiamo farlo solo cosi risultati”.
In chiusura, Pirlo ha commentato le parole di domenica, in cui aveva detto di essersi dovuto adattare ai giocatori: “Si, mi sono adattato per infortuni, covid e tanti altri motivi. All’inizio magari hai un’idea, poi devi adattarti alle caratteristiche dei giocatori. Non si può comprare 30 giocatori come li vuoi tu. Devi far rendere al meglio quello che hai a disposizione, vale per tutti gli allenatori. Mercato? C’è sempre stata sintonia nelle scelte con la società” ha concluso l’allenatore della Juve.
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