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Sassuolo, Dionisi: “Non saremo mai una big, possiamo solo formare giocatori. Orgoglioso della partita di oggi”

Dopo quello contro lo Spezia, il Sassuolo conquista il secondo pareggio consecutivo in campionato: 0-0 il risultato della partita contro il Milan valida per la quarta giornata di Serie A. Al termine della sfida, è intervenuto l’ìallenatore dei neroverdi Dionisi ai microfoni di Dazn: “Oggi ha fatto la differenza la compattezza, una cosa che lo scorso anno era mancata. Sono molto contento per questo. A Spezia siamo stati compatti e avremmo meritato di più. Il Milan ha avuto il pallino del gioco perché ha giocatori di livello più alto e ha messo forze fresche. Oggi abbiamo messo un esordiente e Marchizza che rientrava da un infortunio al crociato: dobbiamo anche saper prendere da una partita sporca. Sono orgoglioso di questa prestazione”.

 

Sassuolo, le parole di Dionisi

Tiene banco anche la questione Berardi in casa Sassuolo, uscito all’inizio del secondo tempo per un infortunio:Berardi? Non ho mai pensato al ginocchio, credevo si trattasse di una vecchietta, ma parlando con lui dovrebbe essere un infortunio muscolare”.

 

L’allenatore continua: “Noi non saremo mai una grande squadra. Possiamo solo formare i giocatori e fare prestazioni come questa dove nel primo tempo l’abbiamo giocata alla pari. Nel secondo ci è mancata freschezza. La cosa più difficile oggi era entrare in partita mentalmente: l’abbiamo fatto, poi per forza di cose ci siamo abbassati troppo. Oggi, come in tutta la stagione, abbiamo giocato con un esterno alto a sinistra perché non ho esterni alti in panchina tranne un Primavera. Ha esordito Alvarez e sono contento. La partita con la Cremonese deve diventare la gara più importante in questo momento”.

 

Dionisi poi conclude parlando di Hernique e Alvarez. È un giocatore di qualità. Lo scorso anno ha finito in crescendo, oggi è una certezza. Alvarez va scoperto. Si muove da attaccante. Più sta vicino all’area e più diventa pericoloso. Ancora non riconosce tutte le situazioni di gioco perché arriva da un altro calcio, ma è un 2001. È una spugna, sta lavorando con l’atteggiamento giusto. Questi movimenti fuori dall’area prima non lo faceva, mentre in area sapeva fare già tante cose”.

Redazione

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