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Dionisi: “Alleno top player? L’unico che ha dimostrato è Berardi. Ora continuità”

Dopo le vittorie contro la Juventus a Torino e contro il Milan a Saan Siro, il Sassuolo ha vinto in trasferta anche contro l’Inter. 

 

“Volevamo giocarcela e il risultato ci ha premiato”

“Probabilmente se ce lo avessero detto prima non ci avremmo creduto, ma lavoriamo per questo. Dovevamo sfruttare le nostre qualità e sapevamo che l’Inter aveva giocato in Champions. La nostra intenzione era giocarcela, per tratti ce l’abbiamo fatta: abbiamo concesso, ma sappiamo di avere giocatori di qualità e ce la siamo giocata a viso aperto. Il risultato ci ha premiato“, così Alessio Dionisi a DAZN.

 

 

L’allenatore neroverde ha commentato anche il fatto di aver vinto contro Juventus, Inter e Milan, come la Fiorentina del 1955-1956: “Oggi dobbiamo essere soddisfatti della prestazione e del lavoro di squadra, di un gruppo e uno staff che lavora tutti insieme. Vedremo alla fine del campionato se siamo cresciuti. Questa cosa rimarrà per la società, ma dobbiamo andare oltre perché vogliamo dimostrare di non essere solo quelli di queste tre partite”. Sul salto di qualità: “Non dobbiamo accontentarci. A volte lo abbiamo fatto. Nelle prestazioni non ci siamo riconosciuti nello spirito ed è questo lo step che dobbiamo fare. Dove possiamo arrivare non lo so. Ad essere più continui”.

 

 

Sui top player della squadra:“Ad oggi l’unico che lo ha dimostrato di esserlo è Berardi. Io devo un po’ stemperare perché se ne parla tanto ma abbiamo molti alti e bassi. Per quello che abbiamo fatto oggi abbiamo perso delle occasioni precedenti, ma avendo dei giovani con potenzialità cerchiamo di sfruttarle, loro si mettono a disposizione e quelli più esperti li aiutano a crescere”. Su Traoré: “Se lui riceve spalle alla porta non determina. Ha forza nelle gambe ma deve cercarsi spazio nelle linee e in ampiezza. Deve smarcasi in anticipo. Se è un po’ stanco e va dietro alla partita si trova in linea col terzino. Lo stimolo a cercare di fare sempre meglio per non accontentarsi. Ha un potenziale enorme espresso per ora a metà. Dobbiamo dargli spazio, deve meritarselo. Ora inizia a meritarselo”.

 

Redazione

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