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Crisi Sassuolo, Dionisi per ora resiste: ma col Torino serve una svolta

Il Sassuolo sta vivendo una stagione molto difficile: la sconfitta per 4-2 al Dall’Ara contro il Bologna nell’ultimo turno complica ulteriormente il percorso dei neroverdi, mai come quest’anno a rischio retrocessione. 

In questi giorni la società neroverde ha valutato con attenzione la posizione di Alessio Dionisi, confermandogli la fiducia almeno fino alla prossima gara di campionato.

Come raccolto da Giovanni Guardalà di Sky Sport, l’allenatore toscano è a rischio esonero in caso di risultato negativo il prossimo sabato, nella sfida di campionato contro il Torino, in programma al Mapei Stadium. 

Ipotesi Grosso in caso di cambio

Le riflessioni successive al ko di Bologna non hanno portato a cambiamenti immediati, ma la situazione potrebbe variare in caso di un esito deludente – sia nel risultato che nella prestazione – del match contro i granata.

Il profilo in pole, in caso di svolta, è quello di Fabio Grosso, reduce dall’esperienza al Lione in Ligue 1: il suo nome è quello che riscuote più consensi nell’ambiente Sassuolo. La società ha valutato anche Ballardini e Semplici, ma Grosso – che lo scorso anno portò il Frosinone in Serie A – è l’allenatore che al momento ha maggiori chance per un eventuale dopo Dionisi.

Il Sassuolo dunque lavora per non farsi trovare impreparato nell’eventualità di una nuova sconfitta nella gara contro il Torino, con una svolta che in quel caso sarebbe quasi inevitabile.

Sassuolo in zona salvezza

Attualmente il Sassuolo si trova al quindicesimo posto in classifica, con diciannove punti conquistati nelle prime ventidue giornate. Solo uno in più di Verona, Cagliari ed Empoli, e quindi della zona retrocessione. Il Sassuolo non vince dalla sfida contro la Fiorentina: dopo quel successo sono arrivate tre sconfitte consecutive, contro Juventus, Monza e appunto Bologna. 

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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