Santi Cazorla (IMAGO)
Un eroe senza età e il sogno de LaLiga: Santi Cazorla, l’attaccante che ha fatto tornare in alto il Real Oviedo
41 anni il prossimo 13 dicembre. Un piede che non invecchia, un corpo che non vuole certo sapere di dire basta. È così Santi Cazorla. Una carriera tra il Villarreal e l’Arsenal, con una piccola parentesi in Qatar con l’Al-Sadd. Poi, il richiamo di Oviedo: “Dobbiamo tornare in Liga”. Del resto tornare a casa è una soluzione che aiuta: la distanza tra Oviedo e Llanera (città natale di Cazorla) è di poco più di 30 chilometri. E questo ha contribuito a rendere Santi immortale.
Ventiquattro. Gli anni senza Liga del Real Oviedo. O per rendere meglio l’idea, 8750 giorni. L’ultima volta nella stagione 1987-88. Adesso però gli uomini di Veljko Paunović possono tornare a sognare in grande, dopo oltre 10 anni passati in Segunda División a inseguire una visione chiamata “Liga”. Ora, non più un lontano miraggio.
Per i carbonari è bastato ribaltare il risultato del match d’andata contro il Mirandés: 1-0 al Municipal de Anduva, 3-1 sotto gli occhi dei 30mila dello stadio di Oviedo e con un gol messo a segno proprio dall’eroe: Cazorla.
Tutto nel segno di Santi, l’eroe di Oviedo che non ha età.
“Il medico mi disse che se fossi tornato a camminare in giardino con mio figlio, avrei dovuto ritenermi soddisfatto“. Quella di Cazorla è una storia di un sorriso che si cela dietro la resilienza. Oltre 20 anni di carriera, inframezzati da altrettanti giorni di stop. Un infortunio al ginocchio, poi quello più difficile, quasi 2 anni fermo per un brutto problema alla caviglia. “Non potrò più giocare”, un disco a ripetitore nella testa di Santi. Poi però il richiamo della madre terra, le Asturie. Con l’obiettivo Liga da raggiungere.
Sei gol tra campionato e playoff. Due nelle 3 sfide degli spareggi per LaLiga giocate contro Almeria e – appunto – Mirandés. Un eco dalla sua terra, un legame indissolubile che lo lega a Oviedo. Lo stesso Real che lo ha lanciato nel mondo del calcio dopo le giovanili. La genuina passione di chi gioca a calcio per divertimento, senza rendersi conto del passare degli anni. Del resto, non è mai facile rimettersi gli scarpini con un obiettivo così grande da portare al termine. Ora LaLiga torna a Oviedo, 24 anni dopo l’ultima volta. “Qui giocherei anche gratis”. Un sorriso che sa di rivincita, nel segno della Liga. Nel segno di Santi, l’eroe senza età.
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