Chi pensa che il calcio e il romanticismo viaggino su binari paralleli, sbaglia. Oggi si festeggiano gli innamorati e in questo sport (nonché per questo sport) il più nobile dei sentimenti assume diverse forme e si manifesta in tanti modi. L’amore nel pallone insomma, che potrebbe essere il titolo di un libro, diviso in due grandi capitoli.
Parte prima: “Per la maglia”, perché non possiamo non partire dai veri protagonisti, quelli che riempiono gli occhi dei tifosi di lacrime quando fanno l’ultimo giro di campo. In particolare ci riferiamo a quei calciatori che hanno giurato fedeltà e amore ad una sola squadra, indossando la stessa maglia dalle giovanili a fine carriera. In Inghilterra, tra le tante leggende, spiccano le bandiere Red Devils Giggs e Scholes, cresciuti nel vivaio del Manchester United e guidati sempre dall’amore per il club che li ha resi grandi. Anche in Italia gli esempi non mancano: da Paolo Maldini, che ha alzato, tra i tanti trofei, 5 Coppe dei Campioni, due delle quali da capitano, all’ex difensore nerazzurro Bergomi, che segnò il primo gol in un derby e ancora oggi i tifosi dell’Inter chiamano Zio. IL capitano giallorosso Francesco Totti, che all’età di 13 anni approdò alla Roma e che per la Roma disse no al Real Madrid. Il numero 10 romanista gioca ancora, ma è del tutto impensabile che il suo congedo avverrà su un campo che non sia l’Olimpico, tra i suoi amatissimi sostenitori. E poi Franco Baresi (rossonero fino in fondo, anche quando il fondo è stato la Serie B). In terra spagnola, l’amore assoluto è a tinte blaugrana e riguarda tre pilastri: uno, Puyol, ha lasciato il calcio giocato nel 2014, gli altri due, Iniesta e Messi, sembrano destinati a salutarlo dal Camp Nou, come l’ex compagno di squadra. Prodotti della cantera del Barcellona, sono state e sono tuttora presenze imprescindibili della storia recente del club. Domani campioni come questi, mogli e fidanzate permettendo, dedicheranno pensieri proprio a quei colori che hanno tinto il loro cuore, oltre alla maglia con cui per una vita sono scesi in campo.
Parte seconda: “Per la squadra”: questo capitolo riguarda chi, per il calcio, brucia d’amore e fa follie: i tifosi. In questa shakespeariana Romeo e Giulietta del pallone, da una parte c’è la squadra, dall’altra chi la sostiene e difende: quelli che i loro idoli non li abbandonano mai e che si distinguono in costanza e pazienza a prescindere da tutto (come per il vero amore no?). Di nuovo, i modi per manifestare passione e fedeltà sono diversi. Pensate al “You’ll never walk alone” con cui il pubblico di Anfield Road, all’unisono, spinge in campo i Reds. Pensate alle coreografie che tolgono il fiato e creano cornici indimenticabili, ai chilometri affrontati in giornata per una sola partita e agli Stati attraversati per una trasferta europea. Pensate ancora ai fondi raccolti dai tifosi dell’Heart of Midlothian, club di Edimburgo che in prossimità del crack finanziario si è salvato solo grazie alla passione (e al sostegno economico) dei suoi supporters, che, guarda caso, si chiamano Hearts! Romantico? Sì.
Oggi è San Valentino e ritorna la Champions League. Vi abbiamo dimostrato che i due eventi sono intimamente legati. Almeno per chi ama questo sport!
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