Serravalle si prepara a ospitare, questa sera, una sfida tra le più affascinanti nella storia della nazionale di San Marino: alle 20:45 arrivano i vice-campioni d’Europa dell’Inghilterra. La gara d’andata, a Wembley, era terminata 5-0 per i “Tre Leoni”. Era il 25 marzo, e nessuno in quello stadio si immaginava che di lì a qualche mese la nazionale di casa si sarebbe trovata a disputare una partita ben più importante contro i “vicini di casa” dei sammarinesi: la finale dell’Europeo, poi persa, contro l’Italia.
A “inaugurare” uno degli stadi più prestigiosi al mondo ci aveva pensato, in quella occasione, Nicola Nanni. 21 anni, alto circa 1 e 90, di professione attaccante, gioca in Serie C, alla Lucchese, in prestito dal Crotone. Nanni, che a San Marino, sul Titano, è nato e cresciuto, ha segnato il primo gol in carriera, tra club e nazionale, nel 7-1 incassato a settembre dalla Polonia. Una rete che alla nazionale sammarinese mancava dal 2019. Ma i record non si fermano qui: San Marino non aveva mai segnato ad una squadra delle prime 30 del ranking FIFA nell’ultimo decennio. “E’ stata un’emozione unica, qualcosa di speciale. Devo ancora riprendermi”, aveva raccontato Nanni a GianlucaDiMarzio.com. “Per la prima volta in tribuna c’era anche mio nonno, assieme agli altri parenti. Anche per loro è stato bellissimo, dopo tanto tempo che non erano potuti venire allo stadio“.
E stasera quel pubblico non mancherà a Serravalle, a differenza di quanto accaduto a marzo a Wembley. Quella gara è stata bellissima ma anche paradossale: “Ti trovi lì, contro undici dei migliori giocatori al mondo, e sugli spalti di quello stadio enorme non c’è nessuno. Un’atmosfera da brividi“. Anche se, fuori dal campo, “abbiamo trovato una stima e un rispetto incredibili da parte dei tifosi inglesi nei nostri confronti. Ci sono arrivati molti messaggi e siamo molto felici“. E poi: “ho un ricordo bellissimo di quella serata, la maglia che ho scambiato con Lingard. Una delle più belle della mia collezione, accanto a quelle di Mancini e di Vertonghen“.
Stasera Nanni avrà l’occasione di guardare da molto vicino uno dei più grandi al mondo nel suo mestiere, Harry Kane. Anche se lui si è ispirato a un grande maestro del ruolo come Lewandowski: “Nel primo tempo contro la Polonia lo guardavo e… ha fatto due gol con una facilità disarmante. Non puoi farci nulla. Ricordo un’azione in cui in tre lo marcavamo e lui ha scalvato tutti come se fosse al campetto. È di un’altra categoria e lo vedi dalle piccole cose, da come parla con i compagni e dal peso che ha nei loro confronti”.
Un altro campione che Nanni ha affrontato è Lukaku: “E’ un giocatore straripante a livello fisico, ma forse è meno completo di Lewa. Ad ogni modo, per caratteristiche, è uno dei miei più grandi riferimenti e cerco di imparare tanto da lui”… come ha imparato molto da Simy, compagno di squadra al Crotone nella stagione 2018-19 e nei vari ritiri estivi tra un prestito e l’altro (Nanni è passato anche per Cesena e Monopoli): “Oltre che un grande attaccante è una persona splendida. Puoi chiedergli qualsiasi cosa e lui ti risponderà sempre con gentilezza. Giocarci assieme è stata una fortuna e una grande opportunità”. Ma oggi Nicola intende imitare i suoi modelli solo in un aspetto: un gol all’Inghilterra, quello sì che profumerebbe di Storia.
A cura di Luca Bendoni
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