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Sampdoria, Torreira: “Tocco di prima? Se posso volentieri, però mi manca il gol”

L’anno scorso era uno dei “folletti” della trequarti del Pescara spettacolare di Massimo Oddo. Alla Samp Lucas Torreira ha dovuto cambiare ruolo e i risultati non sono cambiati: tecnica, visione di gioco e tocchi di prima. Marchio di fabbrica del talento di Fray Bentos, che ad appena vent’anni ha già gli occhi di tutte le big addosso:

“Sto lavorando da mesi con l’allenatore per imparare bene i compiti e i movimenti del centrocampista davanti alla difesa” – si legge nelle pagine del Secolo XIX “Un ruolo chiave del nostro gioco, che va quasi sempre alla ricerca dell’uscita sul mediano. E finora ci stiamo riuscendo abbastanza. In effetti il primo a trasformarmi da trequartista in mediano era stato Oddo. Lui diceva che ne avevo le caratteristiche. È chiaro che i movimenti sono completamente differenti. Giocare davanti alla difesa significa avere sempre nel radar l’assetto della fase di non possesso, dare una mano alla difesa, tenere gli occhi addosso al trequartista avversario. Se c’è… E correre tantissimo”.

Tanti pregi, ma anche qualche difetto su cui migliorare: “Calo durante i secondi tempi? Effettivamente può succedere. Nei primi tempi, e parlo per la squadra non solo per me, affrontiamo le partite ad altissima intensità. Può capitare che si tenda a scendere nei finali… stiamo lavorando quotidianamente anche su questo aspetto. Questa è una squadra umile con tantissima voglia dentro, anche di migliorare. Tocco di pima? Se posso, sì. Il calcio è diventato fisico e veloce. Il tocco di prima può essere molto utile per mettere in difficoltà l’avversario, specialmente guadagnando in profondità. E poi è fondamentale per uscire da quelle specie di “gabbie” che si vengono a creare attorno a me. Se invece ho un po’ di spazio, posso anche permettermi il tocco in più”.

A Torreira manca ancora il gol, ma il numero 34 della Samp è convinto che arriverà: “Certo che mi manca… a parte che in carriera ho fatto anche la punta. E certi istinti restano dentro. Ma non posso permettermi delle pazzie. Diciamo che muovermi qualche metro più avanti non mi dispiace, ma aggiungo che davanti alla difesa mi sento un giocatore più completo. Alla fine poi, potrebbe essere una via di mezzo. Credo di mettere qualcosa del trequartista nel mediano”.

Redazione

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