Uno strano scherzo del destino ha voluto che la prima volta in Italia da allenatore di Dejan Stankovic, prossimo allenatore della Sampdoria (manca solo l’ufficialità), coincidesse con la sfida con un ex compagno di squadra ai tempi dell’Inter: Thiago Motta.
Dopo l’esonero di Marco Giampaolo e il “no” di Claudio Ranieri a un ritorno, il club blucerchiato ha trovato l’accordo con l’ex centrocampista dai nerazzurri. Stankovic è chiamato a risollevare le sorti della Samp, che ha raccolto solo 2 punti in 8 giornate. La caccia al primo successo stagionale sarà aperta dal prossimo sabato 8 ottobre: alle 20:45 appuntamento allo stadio “Dall’Ara” per il match contro il Bologna.
Stankovic ha condiviso con Thiago Motta due stagioni e mezzo all’Inter: dal luglio 2009 al 31 gennaio 2012, quando Thiago Motta si trasferì al PSG. Non un avversario qualsiasi per l’allenatore serbo ex Stella Rossa: i due erano legatissimi nello spogliatoio dell’Inter. Molto più che semplici compagni di reparto.
Tant’è che quando Stankovic apprese la notizia che il Genoa (ironia della sorte) aveva deciso di affidare la panchina a Thiago Motta lo incoraggiò con un messaggio ai microfoni di DAZN: “Abbiamo vissuto insieme tante belle cose, è un amico. È stato un grandissimo giocatore ma mi piace anche l’uomo, questo per me è una cosa più importante di quello che ha fatto da giocatore. Come uomo io lo posso solo ringraziare”.
Stankovic e Thiago Motta, due icone dell’Inter del Triplete. Hanno alzato al cielo, insieme, anche una seconda Coppa Italia dopo quella vinta nella memorabile stagione 2009/2010 e una Supercoppa Italiana nell’anno successivo ai tre storici trionfi.
Due allenatori in rampa di lancio che nel dicembre 2021 incassarono la “benedizione” di un altro allenatore che ritroveranno da avversario,José Mourinho: “Non devo essergli da esempio in niente, non mi sento maestro di nessuno” dichiarò lo Special One nel corso di un’intervista a Sky Sport per poi concludere: “Sono solo un uomo con più esperienza in panchina: con gente tipo Thiago Motta, Dejan Stankovic e Andriy Shevchenko io faccio sempre la domanda sul difficile che sarà per loro essere allenatori di giocatori che non si possono paragonare a loro. Hanno fatto la loro carriera giocando al livello più alto con i migliori giocatori al mondo, diventare allenatori col percorso che hanno scelto di iniziare non al livello più alto è dura. Però sarà un’esperienza bellissima per loro”.
Le parole di Antonio Conte dopo la sfida interna contro l'Hellas Verona La domenica della…
Tutto quello che vi siete persi della finale di Supercoppa di Spagna tra Barcellona e…
Giocatori del Barcellona che esultano (Imago) Prestazione superlativa dei ragazzi di Flick, che hanno trionfato…
Si sblocca il trasferimento di Okafor dal Milan al Lipsia: partenza prevista per lunedì 13…
Ebenezer Akinsanmiro, Sampdoria (Imago) Brutto episodio andato in scena al Rigamonti nella sfida di Serie…
Arijon Ibrahimovic è pronto a iniziare la sua nuova avventura con la maglia della Lazio:…