Nonostante l’accordo economico trovato tra Ferrero e Radrizzani, la situazione della Sampdoria resta ancora molto complessa. Infatti, l’accordo definitivo in tutti gli aspetti deve essere ancora raggiunto tra le parti.
L’aumento di capitale è stato solo il primo, sebbene fondamentale, passo verso la salvezza della società, ma ora serve la definizione del piano di ristrutturazione della crisi, così che venga poi depositato in tribunale. Se le parti non riuscissero a definirlo, chiaramente la Sampdoria si avvicinerebbe al fallimento.
Ma il lavoro di Radrizzani e del Cda della Sampdoria in queste ore è proprio per trovare accordi definitivi su tutti gli aspetti: con le banche (con le quali lo hanno già trovato), con i creditori (aumentata la percentuale del rimborso per arrivare ad un accordo) e con gli agenti (con cui non c’è ancora l’accordo).
Al momento, quindi, ci sono ancora diversi nodi da sciogliere per il salvataggio definitivo del club e la ripartenza dalla Serie B (con una penalizzazione di quattro punti). Come aveva sottolineato il presidente Lanna dopo l’ufficialità dell’aumento di capitale: “Abbiamo fatto un passo importante, ma ora c’è ancora molto da lavorare“. La Samp non è ancora salva, ma le trattative continuano.
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