La Lazio di Maurizio Sarri vuole ritrovare il sorriso in campionato: l’ultimo successo è arrivato un mese fa, quando il 7 novembre i biancocelesti superavano la Salernitana con un secco 3-0 all’Olimpico grazie alle reti di Immobile, Pedro e Luis Alberto.
Da lì in poi i capitolini hanno faticato a trovare un’identità di gioco ed oggi alle ore 18 sfidano al Marassi di Genova la Sampdoria del grande ex di giornata Antonio Candreva.
Nell’edizione di ieri del Corriere dello Sport, Antonio Candreva ha ricordato i suoi anni vissuti alla Lazio senza nascondere l’emozione: ““Ho passato quattro anni e mezzo bellissimi, non lo nascondo. La Lazio mi ha dato tantissimo e io ho cercato di dare di più: è nel mio cuore e continuo a seguirla”.
Il giocatore della Lazio non scorda nemmeno il suo primo allenatore in biancoceleste, Edy Reja: “Mi ha voluto bene sin dall’inizio. Ha creduto in me dopo un impatto complicato dal punto di vista ambientale e in campo. Ero giovane, avevo 24 anni. Reja mi trasmetteva tranquillità e mi toglieva pressioni anche se le cose non erano iniziate bene. Poi è stata fondamentale l’idea di collocarmi sulla fascia destra, dov’è iniziato il mio vero percorso”.
Il nativo di Roma ha collezionato 145 presenze con la maglia della Lazio, segnando 45 reti con 43 assist smistati ai propri compagni.
La Sampdoria di Roberto D’Aversa in questa prima parte di stagione si aggrappa inevitabilmente alle giocate di Antonio Candreva: in 15 partite di campionato sono già i 6 gol messi a segno, con altrettanti assist per i compagni. Il sogno della chiamata in Nazionale non lo abbandona di certo: “Sarei onorato e orgoglioso di far parte di un gruppo che ha vinto l’Europeo, indossando di nuovo una maglia gloriosa. E’ la nostra Nazionale. Siamo tutti un blocco unico quando scende in campo”.
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