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Sampdoria, Audero e Candreva: “Inter da Scudetto, servirà umiltà”

“Sarà una gara tosta, dovremo essere cinici, lucidi, concedendo il meno possibile ai campioni d’Italia, magari giocando una gara un po’ sporca. E poi domenica all’ora di pranzo farà caldo…”. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport Emil Audero, portiere della Sampdoria, ha presentato così la sfida contro l’Inter (domenica ore 12.30). 

Il 24enne lo scorso anno, nella gara d’andata, fu decisivo con un rigore parato ad Alexis Sanchez. Una sconfitta che, comunque, non scalfì la marcia dei nerazzurri verso il titolo: “L’Inter è sempre molto competitiva, anche senza Hakimi e Lukaku. E’ arrivato Calhanoglu…e non solo: Simone Inzaghi è molto bravo, la sua Lazio aveva dimostrato di poter essere a tratti devastante. E poi hanno ereditato la mentalità di Conte: secondo me andranno alla ricerca dello Scudetto anche quest’anno”.  

Immancabile un commento su Gianluigi Buffon, che ha deciso di ripartire da Parma e dalla Serie B: “La qualità dei nostri numeri non si discute, lo dimostra la storia dei portieri nel giro azzurro. Buffon? Decisione che rispetto, anche se riconosco che non sia normale a quell’età. Ha ancora tanta voglia addosso, guardandolo in campo. E allora perché mai dovrebbe smettere?”.

Candreva: “All’Inter anni bellissimi, anche se non era la squadra di adesso”

Protagonista nel 2-1 dello scorso anno fu anche Antonio Candreva, che segnò da ex l’1-0: “Sappiamo che l’Inter è una grandissima squadra che va affrontata con umiltà e rispetto. Sono i campioni d’Italia e hanno grandissimi giocatori che fanno la differenza, anche quest’anno saranno i favoriti per lo Scudetto. Dovremmo saper soffrire quando ci sarà da soffrire e poi fare la nostra partita”, le sue parole ai microfoni di Sky Sport.  

La sua 400esima presenza in Serie A sarà proprio contro i nerazzurri e Simone Inzaghi, che ha incorciato alla Lazio: “Ho l’entusiasmo per farne altre 400. All’Inter ho trascorso anni bellissimi, anche se era una squadra ancora in costruzione, con cambi di proprietà. All’epoca era un po’ difficile, ma mi sono trovato benissimo. Anche con Inzaghi ho avuto un bellissimo rapporto: subentrò ad aprile e si guadagnò la riconferma. Poi sappiamo tutti che carriera ha fatto…”.

Redazione

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