“11-03 ore 20.45 Grinta, umiltà e nessuna pietà”: eccolo il messaggio dei tifosi della Sampdoria materializzatosi questa mattina sotto forma di striscione a Bogliasco. Nero su bianco, appeso lungo la ringhiera che affaccia sul campo principale del Centro Sportivo Gloriano Mugnaini. Poche parole, ma ricchissime di significato. All’anti-vigilia di un derby che i tifosi blucerchiati, come ogni volta, vogliono assolutamente vincere. In palio, una supremazia cittadina da confermare (all’andata finì 2-1 per il Doria, a decidere la sfida il gol di Muriel e l’autogol di Izzo), ma non solo: da sfatare c’è il tabù dei due derby vinti nella stessa stagione in A che mancano da quasi sessant’anni.
Gli ultimi? Campionato ’59/’60 (1-2 in trasferta all’andata, 3-0 al ritorno). “Abbiamo l’occasione per entrare nella storia” le parole di Giampaolo dalla pancia del Ferraris a Pescara steso. La ricetta? A indicarla a due giorni dal fischio d’inizio sono i tifosi blucerchiati: “grinta e umiltà” gli ingredienti fondamentali per portare a casa i tre punti. Senza alcuna pietà, calcistica s’intende. Perché il derby di Genova é così: rivali e nemici per centottanta minuti all’anno, poi spazio a prese in giro e sfottò. In attesa di un nuovo incontro, di un’altra occasione. La prossima? È scritta lì, lungo a bordo campo al Mugnaini di Bogliasco: “11-03 ore 20.45 Grinta, umiltà e nessuna pietà”.
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