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Sampdoria, Gregucci: “Siamo all’inferno, alibi non ne possiamo avere”

Angelo Gregucci – credit gdm.com

Siamo all’inferno, alibi non ne possiamo avere. Servono lucidità e qualità, abbiamo ritrovato e convocato tutta la rosa ad eccezione di Bellemo“: così Gregucci alla vigilia della Carrarese

Giornata di vigilia a Bogliasco, dove la Sampdoria ha continuato a preparare la gara di domani sera al Ferraris con la Carrarese di Calabro. Gara che a poco più di 24 ore dal fischio d’inizio l’allenatore blucerchiato Gregucci ha introdotto così.

È stata una buona settimana, stiamo un po’ meglio, stiamo recuperando giocatori importanti e abbiamo consapevolezza che sia una partita dura e tosta” le prime parole di Gregucci dalla sala stampa del Mugnaini di Bogliasco, che sull’importanza della gara di domani al Ferraris ha continuato. “Vittoria obbligata domani può essere un problema? Per noi tutte le partite sono importanti, vanno affrontate con coraggio e più fiducia. Devi portare tante cose dalla tua parte e qualsiasi cosa accada in campo devi essere lucido. La squadra sta lentamente migliorando, ma quando sei prigioniero del risultato sei sotto pressione”.

Dall’ambiente esterno al modulo migliore per trovare risultati e soluzioni. “Giocatori adatti anche ad una difesa a quattro? Non ho mai parlato di modulo, la differenza la fa la qualità dei giocatori: la nostra visione di calcio è mettere in campo i giocatori migliori, il modulo viene in aspetti secondari. Dobbiamo attaccare e difendere tutti, dobbiamo leggere quali sono in settimana le migliori gambe, testa e piedi, qualità prioritarie. Non il modulo. Da trovare più soluzioni per trovare la porta? Dobbiamo finalizzare di più, è un aspetto che ho sottolineato più volte, dobbiamo essere più determinati in area. Conta con chi, ma anche come ti approcci in area per fare gol. In questa settimana abbiamo cercato di lavorare ad una manovra insidiosa da tramutare in pericolosità con i giocatori di qualità che abbiamo. Negli ultimi venti metri c’è il calcio, per chi deve difendere la porta e per chi deve attaccare”.

In attacco la Sampdoria alle spalle dell’unica punta Coda può contare sulla qualità di Coda e Pafundi. “Con loro tre assieme Samp più pericolosa? È un’ipotesi, c’è logicità. Abbiamo una prima punta, giocatori attorno con qualità e dovremo cercare di metterla in campo questa qualità. Saremo sotto pressione per un po’, siamo all’inferno come detto. Dovremo essere attenti su ogni dettaglio, penso la squadra abbia lavorato bene dal punto di vista atletico. Abbiamo consapevolezza di trovare un avversario che dal punto di vista atletico e di fisicità se l’è giocata con tutti. I problemi su palla inattiva? Anche questo é un elemento, é lapalissiano. Bisogna avere più concentrazione, essere più scrupolosi nella marcatura. Oggi tante partite si risolvono su calcio piazzato, oggi più della metà del tempo della seduta è stata spesa sui piazzati sia in attacco che contro. Serve migliorare questo parametro”.

Angelo Gregucci, allenatore della Sampdoria

Sampdoria, le parole di Gregucci

Da tecnica e tattica all’atteggiamento. “Mancata risposta caratteriale dopo Spezia? Io non penso alla fame, penso serva qualità e lucidità quando vai a concludere. Noi quando eravamo in svantaggio eravamo nella metà campo avversaria: servono lucidità, capacità nelle scelte. La mancata pericolosità di Barak da subentrante? È un giocatore che quando entra può aiutare la squadra con la sua qualità, soprattutto quando la partita é spaccata, bisogna rimanere lucidi e chi mantiene lucidità e ha qualità può fare la differenza. Pedrola? Ha Si fatica a trovare condizione quando si hanno dei problemi atletici, lasciamo che questi ragazzi ritrovino condizione, sono sicuro che stando bene possano dare una mano. A Empoli Pedrola avete visto ha avuto qualche problema, vuole però dare la sua disponibilità e noi lo abbracciamo perché abbiamo bisogno del miglior Pedrola. Ha convinto una squadra come il Bologna a prenderlo, penso che le qualità le abbia. Ora deve mettersi a posto e trovare la condizione migliore, però nella lucidità di cui parlavo si deve gestire, non può entrare, uscire allenarsi”.

Sui rientri tra i convocati. “Henderson e Ferrari disponibili già domani? È corretto, abbiamo convocato tutta la rosa. Abildgaard viene da un infortunio più importante degli altri, è la prima settimana che si allena con la squadra, il recupero completo alle porte. Di nuovo in difesa? È un guerriero, va bene dappertutto. Ricci e Ferrari si sono allenati con continuità: l’efficenza c’e, vediamo l’affidabilità, ma sono rientri importanti. Arriviamo a domani con fiducia e ottimismo, con tanti elementi della rosa. Ora abbiamo più disponibilità, più giocatori che stanno recupero e sono fiducioso su questa rosa. Recuperi significano anche meno alibi? Alibi non ne possiamo avere, dobbiamo lottare ogni domenica come se fosse l’ultima”.

A chiudere la conferenza una battuta su Pafundi, viste le sue qualità tra i giocatori più attenzionati dagli avversari. “C’è un percorso di crescita di un ragazzo che è un 2006 che per le sue qualità calcistiche si dovrà aspettare l’avversario che arriva in maniera forte. Ha qualità per fare calcio importantissimo, il suo percorso ad oggi non ha numeri importantissimi, ma ha premesse importantissime. Capirà se può fare uno step per salire di livello o rimanere a quello attuale. Aiuteremo il ragazzo a fare il suo percorso e a salire di livello”.

Alessandro Mammana

Classe 2004, credo che la prima parola uscita dalla mia bocca sia stata "palla". Da sempre innamorato dello sport, il calcio è stato il mio compagno di vita, sin dal giorno zero. Ci ho giocato per una quindicina di anni prima che il mio corpo dicesse stop, ma potevo mai starne lontano? Assolutamente no, ed ecco che tutte le telecronache virtuali fatte giocando a Fifa o Pes hanno trasformato quello che prima era solo un sogno in un obiettivo

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