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Sampdoria, Giampaolo alla vigilia del Derby: “Consapevoli di cosa rappresenta, per me la partita più importante della carriera”

Countdown quasi terminato, luci pronte ad accendersi. È giornata di vigilia quella di oggi in casa Sampdoria, ma non certo una vigilia come tutte le altre. Domani alle ore 18 al Ferraris di Genova, riflettori tutti puntati sul Derby della Lanterna, il numero cento tredici tra rossoblù e blucerchiati. Da una parte e dall’altra, un solo obiettivo: vincere, perché nella sfida che può valere una stagione intera la vittoria alla fine è davvero l’unica cosa che conta. Ancora di più per i ragazzi di Marco Giampaolo, reduci dai soli due pareggi nelle ultime sei gare e chiamati nella sfida col Genoa a ritrovare tre punti che mancano ormai da fine agosto. Allenatore blucerchiato che, a poco più di ventiquattr’ore dal match, dal Mugnaini di Bogliasco ha introdotto così la gara di Marassi, partendo dalle iniziative pro centro Italia organizzate per l’occasione dal club.

“Incasso devoluto alle vittime del terremoto? Questa iniziativa è stata annunciata ai tempi dell’accaduto e il fatto che caschi in questo momento del derby credo sia lodevole sia da parte del club che dei tifosi”. Dalla solidarietà sugli spalti alla gara in campo. “La partita casca al momento giusto perché la posta in palio è alta, non è una partita ma La partita, e per quello che é stato il nostro ultimo percorso sono sicuro cada nel momento giusto. Perché ripeto la posta in palio è alta e dentro questa posta dobbiamo saperci stare dentro: sono contento si giochi domani questa partita. Posta in palio alta anche per me? Questo semmai deve riguardare me e nessun altro, come dissi all’inizio il bene del club viene prima di tutto: quello che conta è la partita e non il destino dell’allenatore. Come vivo l’avvicinamento al mio primo derby? Ho studiato – sorride Giampaolo – ho visto alcuni filmati anche degli ultimi derby, anche quelli di quando il campo era in terra battuta, ho visto il penultimo vinto 3-2, anche i primi del 2000 con quella curva coloratissima, tanto per entrare in clima e capire cosa muove questa partita, sono consapevole di cosa rappresenta, è la partita più importante della mia carriera. Se ho visto l’ultimo per capire cosa non fare? Sappiamo cosa fare, so come gioca l’avversario, ritengo possa essere una partita sporca. Un po’ per come gioca l’avversario e per la posta in palio, ma dobbiamo cercare di non snaturarci. Quello che potevamo fare in settimana per prepararci ad ogni situazione lo abbiamo fatto, poi questa è una partita che sfugge ad ogni logica”.

Su come arriva la squadra alla sfida col Genoa. “La condizione per chi è in dubbio ritengo si possa recuperare, penso possano recuperare tutti. Silvestre? Penso non ci siano problemi, ma avremo amica un allenamento domani e vedremo. La formazione? Non ve la dico perché avremo ancora una seduta per sbagliarla – scherza ancora l’allenatore, che sul Genoa favorito continua – Non vogliono esserlo? Me la prendo io l’etichetta di favorito, quella di domani è una partita impronosticabile, può arrivare qualsiasi risultato. A chiudere la conferenza, una battuta sulla possibile svolta in caso di vittoria. “Rimetterebbe a posto tante cose, ci ridarebbe ciò che avremmo meritato. Però questo potrebbe essere darci alibi e non va bene, sicuramente ci rimetterebbe però meritatamente in linea. Importante anche in vista del ciclo alle porte? – con Juventus, Inter, Fiorentina e Sassuolo – Il futuro è domani”

Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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