Quando Massimo Ferrero parla bisogna sempre aspettarsi qualcosa di interessante. Il presidente della Sampdoria ha infatti rilasciato un’intervista a Il Secolo XIX, affrontando diversi temi. Dal cambio di allenatore al gioiello Damsgaard, passando per la suggestione Ribery e l’amore per Fabio Quagliarella.
La scelta di D’Aversa
La notizia delle ultime ore è sicuramente l’annuncio della nuova guida tecnica dei blucerchiati, Roberto D’Aversa. L’ufficialità è arrivata solo il 4 luglio, ma Ferrero ha spiegato il motivo di questa attesa prolungata: “Ci ho messo più tempo perché non potevamo permetterci di sbagliare. Ho guardato come giocava Ranieri e sono andato a vedere come gioca D’Aversa. E poi ho guardato l’uomo. È andato via un signore elegante che ha dato serenità ai calciatori. Io penso che D’Aversa abbia lo stesso profilo, di eleganza e di gioco”. E a chi gli chiede se la scelta dell’allenatore ex Parma sia frutto solo di logiche economiche Ferrero risponde che “non siamo al supermercato. Non ho preso D’Aversa per risparmiare”.
Il nuovo allenatore sarà chiamato a un impegno importante con la Sampdoria, ovvero confermare l’ultima stagione, conclusa a 52 punti. Per farlo non potrà contare molto sul mercato, ma dovrà cercare di valorizzare il potenziale della squadra, che con Ranieri ha reso oltre ogni aspettativa: “Abbiamo una grande squadra, non credo serva niente. Ma se D’Aversa vorrà altri giocatori perché ci sarà qualche uscita importante sarà fatto. Ne parleremo insieme. Le decisioni le prendo io ma prima mi consulto con Osti e Bosco. Quando ho sbagliato gli allenatori mi hanno massacrato”.
Suggestione Giampaolo
Nelle settimane precedenti si era parlato di un possibile ritorno di Marco Giampaolo, che aveva rilanciato la propria carriera nella Sampdoria: “Ci abbiamo pensato – ammette Ferrero –, ma non avevo la percezione che fosse convinto di venire. E io ho già commesso un grave errore del genere con Di Francesco”.
Il mercato
Ferrero ha lasciato anche qualche indizio sul mercato. La tentazione Ribery, sullo stile dell’acquisto di Eto’o nel 2015, non attira, anche perché “Con tutto il rispetto io ho il Ribery italiano: Quagliarella. Starà con noi anche quest’anno e se ce la farà anche il prossimo. Rimarrà con me finché lo vorrà”. Chi si sta mettendo in mostra all’Europeo, dopo averlo fatto in campionato, è Damsgaard, sul cui futuro il presidente della Sampdoria ha le idee piuttosto chiare: “Non è in vendita. O portano una roba che anche Osti si emoziona o non si vende. Non è più come prima che se arriva uno ci vendiamo il giocatore. Ora vogliamo fare un altro discorso. Un calciatore vogliamo tenercelo, godercelo”.
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