Interviste e Storie

Il lampo di Sibilli, le braccia al cielo di Lombardo: vittoria all’esordio per la Samp di Evani

Lampo Sibilli, Cittadella ko a Marassi: buona la prima della nuova Sampdoria di Evani, i blucerchiati tornano a vincere davanti agli oltre 28000 del Ferraris.

Una vittoria che mancava da oltre due mesi, tre punti fondamentali per continuare a sperare in quel lieto fine richiamato dal nuovo direttore sportivo Andrea Mancini. Grazie ad un gol di Sibilli di testa su assist di Benedetti nella ripresa la Sampdoria torna a vincere, non succedeva dallo scorso 8 febbraio in casa col Modena, primo mattone verso l’obiettivo salvezza.

Al termine di una gara combattuta, ma che ha visto la Sampdoria non concedere e rischiare quasi nulla. A spaventare i blucerchiati soltanto l’angolo di fine primo tempo, col gol di Okwonkwo annullato per fuorigioco: merito di una squadra ritrovata prima nella mente e poi nelle gambe, assetto tattico diverso per trovare equilibri e pericolosità contro un Cittadella chiamato a lottare per lo stesso obiettivo. Per la Sampdoria l’ora della verità, a disposizione un unico risultato: quella vittoria chiesta dai tifosi già durante il corteo pre gara partito da Corte Lambruschini (ex sede del club e luogo simbolo del salvataggio firmato Manfredi -Radrizzani), per poi arrivare allo stadio in tempo per accogliere il pullman blucerchiato.

Dentro gli ex giocatori della Sampdoria, dal nuovo allenatore Chicco Evani (tra i giocatori ad alzare al cielo l’ultimo trofeo della Samp, la Coppa Italia del ‘94) al vice Attilio Lombardo (protagonista della Samp d’Oro dello Scudetto di Paolo Mantovani). Ad attenderli e a spingerli verso la vittoria, gli oltre 28000 del Ferraris (record stagionale di presenze), entusiasmo alle stelle nonostante il momento difficile attraversato dalla squadra.

Merito del ritorno a Genova di Mancini & Co, rivoluzione dal sapore nostalgico voluta da Manfredi, capace di ridare fiducia ad una tifoseria disillusa. Sguardo rivolto al passato, per riscrivere un futuro che sembrava già segnato.

Testa e modulo: la cura Evani

Per riscriverlo il nuovo corso della Samp ha cercato da subito di curare la testa, per far girare meglio le gambe dei giocatori. Il nuovo staff blucerchiato in questi quattro giorni di allenamenti più che sui muscoli dei giocatori ha lavorato sulle loro teste: obiettivo, provare a ridare un po’ di coraggio ad una squadra impaurita e che, col passare delle settimane, si è ritrovata a lottare per un obiettivo ad inizio stagione inimmaginabile. Dal sogno Serie A all’incubo salvezza, da una Serie C dove la Sampdoria non è mai stata. A sei giornate dalla fine del campionato, soltanto quattro i giorni per preparare la prima di sei finali da non sbagliare. Evani e Lombardo a bordo campo, l’amico Roberto Mancini fuori, pezzi di una storia a tinte blucerchiate, hanno cercato prima di tutto di trasmettere ai loro ragazzi l’importanza della maglia indossata, sicuri che i valori del gruppo fossero ben diversi da quelli raccontati dalla classifica.

“Il gruppo è positivo, dal primo giorno ho visto disponibilità e impegno, mi hanno sorpreso positivamente. – le parole di Evani in conferenza alla presentazione – Nonostante la classifica non lo dimostri, è una squadra che sta bene, che è a posto e che è allenata”. Il problema quindi? “Ha una pesantezza mentale, quando sei preoccupato e hai paura le gambe sembrano più lente rispetto alla condizione fisica, ma lo spirito mi sembra sia quello giusto”. Serenità e tranquillità quindi gli ingredienti di Evani per ritrovare i risultati, da unire inevitabilmente a qualche accorgimento in campo. “Serve che la squadra sia compatta e stretta per non concedere agli avversari, poi nessuno ha la bacchetta magica: mi affido alla disponibilità e all’intelligenza dei ragazzi. Ho visto un gruppo positivo, a volte manca quella ‘sana ignoranza’ che serve per fare risultati, a volte anche sporchi”.

Ancora Evani, che dal punto di vista degli accorgimenti in campo dal primo giorno ha iniziato a lavorare ad un cambio di modulo: dal 3421 ad un un 433 capace di dare equilibrio alle due fasi e una maggiore pericolosità in attacco. Quello utilizzato per la prima a Marassi, con Venuti esterno di difesa nella linea a quattro e Depaoli alto a destra in attacco. Benedetti di nuovo titolare in mezzo al campo, a distanza di quasi quattro mesi dall’ultima volta a Cremona a fine dicembre, con Niang non al meglio spazio a Coda dall’inizio. Per una Sampdoria che cerca da subito di imprimere il proprio ritmo alla partita, a sbloccarla a fine primo tempo però, resterà l’unico tiro in porta della gara, il Cittadella su calcio d’angolo in pieno recupero: dopo Check del Var però il gol di Okwonkwo viene annullato per posizione di offside.

Tutto da rifare, con la Sampdoria che nella ripresa trova il colpo (di testa) da tre punti: assist di Benedetti per il gol di Sibilli, a festeggiare così l’arrivo del piccolo Noah. Niang subentrato prova a chiudere la partita, ma il pallone è troppo alto. Il resto della partita è tutto nell’attesa dei 28000 del Ferraris, pronti a festeggiare dopo mesi di sofferenze. La prima immagine della serata invece è quella del lungo abbraccio tra Evani e Lombardo, dopo anni gloriosi tornati per scrivere un’altra pagina di storia blucerchiata. La seconda? Quella braccia al cielo di Attilio, sguardo rivolto verso l’alto. Inevitabile che il pensiero vada a Gianluca Vialli. Compagno di Evani e Lombardo in Nazionale, di Attilio anche negli anni della Samp d’Oro di Paolo Mantovani. “Sono sicuro sia qui con noi” aveva detto Mancini Jr. Tutti a sorridere, per il ritorno alla vittoria della sua Sampdoria.

Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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