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Sampdoria, Alvarez: “Qui grazie a Montella. Sono felice, adesso voglio dedicare un gol a Ferrero”

L’esplosione in Argentina con il Velez Sarsfield, l’affermazione nel calcio europeo con la maglia dell’Inter. Poi il periodo buio al Sunderland, in Premier League, fino all’occasione Sampdoria. Numeri, giocate, dribbling: è questo il segreto di Ricky Alvarez, che con il blucerchiato addosso sembra essere rinato.

Una nuova avventura partita nel migliore dei modi, con quel dato sorprendente che sottolinea lo stato di forma del classe ’88 argentino: saltando un avversario ogni 16 minuti, Ricky ‘Maravilla’ ha la miglior media dribbling dei cinque principali campionati europei. “Mi fa molto piacere che i numeri dicano questo – ha detto Alvarez a ‘La Gazzetta dello Sport’ – anche se non è importante. Da sempre il mio stile di gioco mi spinge a puntare l’avversario, ma adesso devo pensare anche a fare le cose semplici e ad essere più concreto. Il mio segreto? Mi sento molto bene fisicamente e cerco di rendermi sempre utile anche in fase difensiva, nel calcio moderno è fondamentale”.

Prestazioni convincenti e uno stato di forma ottimale, una rivincita per Alvarez nei confronti del Sunderland, dopo che il club inglese si era rifiutato di pagare all’Inter la clausola stabilita perchè sosteneva che l’argentino non fosse in grado di giocare ad alti livelli: “La querelle tra Sunderland e Inter non mi interessa più – continua Ricky – io per fortuna ho trovato la Samp che mi ha permesso di ripartire. Certo, stare 6 mesi senza squadra non è cosa semplice, nessuno in quella situazione ha pensato a me. La mia famiglia è stata la mia fortuna, poi devo ringraziare il Velez che mi ha permesso di allenarmi. E’ stata una situazione strana che mi ha permesso di essere quello che sono ora, sono cresciuto e ho imparato ad avere cura di me stesso. Come? Qui a Genova ho uno staff spettacolare, arrivo al campo un’ora e mezza prima dell’allenamento e me ne vado un’ora dopo aver finito“.

Adesso ad Alvarez manca solo il gol. Potrebbe arrivare già nella sfida contro la Fiorentina, che più volte, quando sulla panchina viola sedeva Montella, lo aveva cercato in passato: “Devo ragionare più da attaccante e provare a tirare anche se non sono nella posizione ottimale, vorrei trovare il gol e dedicarlo al presidente Ferrero, che me lo chiede sempre – ha concluso Alvarez – Lo merita, è sempre vicino alla squadra e ci porta tanta allegria. Montella? Sono venuto qui anche perchè c’era lui, è uno che ama il bel gioco, un allenatore offensivo, mi piace il suo calcio. Volevo tornare in Italia dove per chi gioca in avanti tutto è più complicato, ma anche più bello. La salvezza? C’è chi vorrebbe far punti in ogni modo, ma io penso che abbia ragione il nostro allenatore. Abbiamo conquistato punti importanti grazie al gioco, altre volte non abbiamo avuto fortuna. Abbiamo una grande squadra e non dovremmo essere così in basso, ma con il gioco e la voglia di arrivare sempre primi sul pallone faremo bene, questa è la strada giusta. Futuro? Intanto finiamo bene questa stagione, poi vedremo. Mi piacerebbe restare qui, dove sono felice”.

Redazione

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