“Successo, spirito di squadra, responsabilità, personalità”. Gli ingredienti della ricetta per passare al “Next Level” (“Livello successivo”) sono scritti lì, all’ingresso del centro d’allenamento dell’Academy di Salisburgo. Academy, quella del Red Bull Salzburg, che negli ultimi anni ha tirato fuori giocatori come Haaland, Mané, Szoboszlai per citarne tre tra i più rappresentativi. Una fucina di talenti che anno dopo anno, nonostante le diverse cessioni, continua a produrre calciatori di livello internazionale.
Processo che ha portato la squadra austriaca a imporsi anche in Europa nelle ultime stagioni, anche con discreti risultati. Adesso il Salisburgo affronterà l’Inter questa sera a San Siro alle 18:45 per la terza giornata di Champions League (QUI la probabile formazione dei nerazzurri). Ma quali sono i calciatori più interessanti? Chi può essere il nuovo Haaland o il nuovo Mané?
7 gol totali. 5 in campionato, 2 in coppa nazionale. Uno degli uomini più pericolosi del Salisburgo è Karim Konaté, attaccante classe 2004 della Costa d’Avorio. Dopo l’ottimo campionato scorso con la squadra riserve del club austriaco, ha esordito già nella passata stagione in prima squadra, ma quest’anno cerca la consacrazione definitiva.
Piede destro, buona tecnica di base, rapido nello stretto e bravissimo ad attaccare la profondità grazie alla sua velocità, l’attaccante ivoriano ha già segnato una doppietta all’Inter in estate, durante un’amichevole poi finita 4-3.
Accanto a lui ci sarà Roko Simic, altro giocatore interessantissimo da seguire. Figlio di Dario, ex difensore proprio di Inter e Milan, Roko è nato a Milano nel 2003. A differenza del padre però è un attaccante centrale.
190 cm, fisico slanciato, abile ad attaccare la profondità, Simic ha segnato già cinque gol in stagione, di cui uno (più assist) nella vittoria del Salisburgo all’esordio stagionale in Champions League contro il Benfica. Freddo sotto porta, il figlio d’arte è un attaccante moderno, che sa legare bene il gioco vista anche la buona tecnica di base.
Meno noto dei primi due, il “cervello” delle azioni offensive del Salisburgo è Oscar Gloukh. Trequartista israeliano classe 2004, è il terzo uomo del tridente nell’undici di Struber. Alto 170 cm, fisico esile, ma tecnica e visione di gioco da invidiare. Il suo piede è il destro, ma quasi in modo del tutto indifferente usa il sinistro quando l’azione lo richiede per anticipare un tempo di gioco.
Veloce di gambe e di pensiero, Gloukh ha segnato fin qui tre gol in stagione, di cui uno proprio nello 0-2 in casa del Benfica. Un calciatore da tenere d’occhio e da contenere: se trova spazio tra le linee, può diventare letale.
Chiudiamo con un difensore. Samson Baidoo, centrale nato nel 2004 in Austria, è il prototipo perfetto di difensore moderno. Fisico (è alto 190 cm), atletico, veloce sul lungo ma soprattutto dotato di un’ottima tecnica di base. Ciò permette ai suoi di avere una soluzione offensiva in più, considerando la sua bravura nell’impostazione da dietro, sia palla a terra che con lanci lunghi a cercare i compagni.
In questo campionato ha mostrato anche di avere una buona predisposizione al gol, visto che ne ha già segnati 2 in 8 partite di campionato (più uno in amichevole contro l’Inter). Nonostante la giovane età, nell’ultima sosta ha esordito con la nazionale austriaca nella sfida contro il Belgio.
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