Interviste e Storie

Tra gioia e delusione: Salernitana-Sampdoria vista dall’Arechi

Tifosi Salernitana e Sampdoria (PHOTO CREDITS: Andrea Rosito)

Tutte le emozioni dei novanta minuti e delle ore successive del playout di ritorno di Serie B tra Salernitana e Sampdoria

Alla fine è successo di tutto tra Salernitana e Sampdoria negli ultimi 90 minuti del playout di Serie B. In campo e sugli spalti.

Da un lato, quello granata, petardi, cori di protesta e sediolini lanciati sul terreno di gioco. L’umore di una piazza che, dopo mesi in zona retrocessione, ha visto avverarsi l’incubo più grande di tutti.

Dall’altro, quello blucerchiato, cori, abbracci, lacrime e bandiere blucerchiate al vento. Dentro e fuori dall’Arechi si sono mescolate delusione e liberazione.

Due squadre, due umori. Un solo stadio, spaccato completamente in due.

L’atmosfera dallo stadio

Per la Salernitana, l’incubo è iniziato dopo appena 30 minuti di gioco. Gol annullato a Ferrari e la rete dell’ex Coda che ha gelato lo stadio. Una parte della Curva Sud non è nemmeno entrata, restando fuori per protesta contro i playout. L’altra, quella che ha deciso di entrare, ha seguito tutto nel silenzio più totale fino al secondo gol per poi esplodere: fischi, cori contro la società, tentativi di invasione di campo e oggetti lanciati sul terreno di gioco nel tentativo di far sospendere la gara.

Dal lato della Sampdoria, invece, la festa. Dopo lo spavento per l’1-0 di Ferrari i tifosi blucerchiati hanno esultato due volte:  l’annullamento del gol granata e la rete di Coda. Dopo l’ufficialità della sospensione definitiva della gara, la Samp è andata sotto il settore ospiti ed è partito il boato dei tifosi. Maglie lanciate sulle gradinate della Nord e festa insieme ai propri tifosi. Giocatori, tifosi e staff insieme tutti insieme, con la Curva Nord che intona “Evani uno di noi”.

Coda, Sampdoria (IMAGO)

Le emozioni fuori lo stadio

Dopo mesi di incertezza, la Sampdoria resta in B e la Salernitana retrocede in Serie C. All’esterno dello stadio, invece, l’atmosfera è completamente diversa rispetto all’interno: calma piatta, con i tifosi che sono usciti tranquillamente dall’Arechi. Dentro, invece, continuavano a scontrarsi due prospettive diverse: quella dei blucerchiati, in festa per la salvezza, e quella dei tifosi granata, costretti a fare i conti con la seconda retrocessione consecutiva in due stagioni.

Gianluca Comentale

Classe 1999. Laureato in Mediazione Linguistica e Culturale, ma cresciuto con una penna in una mano e un sogno in un'altra. La penna l'ho sfruttata, il sogno si coltiva all'infinito. Il calcio mi ha dato la possibilità di scoprire un'altra faccia dell'amore, quello passionale, sanguigno, che viene dall'anima. Provo a raccontarlo ogni giorno, nella speranza di renderlo universale.

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