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Salernitana, De Sanctis sicuro: “Il nostro progetto continuerà con Paulo Sousa”

Tempo di costruzione e preparazione della nuova stagione per le squadre di Serie A, come la Salernitana. Prima, però, è tempo di bilanci di quella appena conclusa. In conferenza stampa, il direttore sportivo Morgan De Sanctis, ha voluto tracciare un bilancio, un resoconto del passato, prima di passare alla programmazione, strategie e obiettivi per il futuro della squadra campana, dopo l’incontro avvenuto ieri con il presidente Iervolino e l’allenatore Paulo Sousa (leggi qui come è andato).

 

De Sanctis su Paulo Sousa

Prima di rispondere alle domande, il direttore De Sanctis ha voluto chiarire la questione dell’allenatore: “Voglio chiarire la situazione del mister Paulo Sousa: arrivato a febbraio, ha accettato la nostra sfida, stimolante per lui e per noi di ricevere un profilo così importante. Ne uscì fuori un accordo contrattuale che prevedeva un’opzione unilaterale per rinnovare il contratto da parte della Salernitana, che è stata esercitata. Allo stesso tempo, c’è la libertà dell’allenatore di avere un piccolo spazio nel quale deciderà se continuerà a lavorare con noi. Il mister non aveva avuto delle esperienze felicissime, soprattutto le ultime due, prima della Salernitana. Sa chi è Danilo Iervolino, chi è Maurizio Milan. Sa come lavora la direzione sportiva, è consapevole di quello che la Salernitana è ora e sarà in futuro. Ci saranno scelte di mercato che potranno renderci più forte per restare a livello di quest’anno, ma è anche vero che all’inizio potremmo essere leggermente meno forti perchè faremo grossi investimenti sui giovani. Siamo sereni: ci affideremo a un maestro. Il mister, come detto, ha uno stretto periodo di tempo per prendere la sua decisione, ma siamo sereni e Paulo Sousa resterà con noi“.

 

De Sanctis ha proseguito parlando della stagione appena conclusa:”Fatto un lavoro importante. Durante la stagione non ho parlato molto, non sono intervenuto tante volte quanto necessario farlo probabilmente. In alcuni momenti avrei potuto creare delle divisioni, schieramenti, invece la mia decisione è stata quella di rimanere spesso in silenzio, perchè così facendo avrei salvaguardato l’interesse della Salernitana. Ero sicuro che la squadra avrebbe ottenuto i risultati auspicati. Una stagione fa avevo detto che l’obiettivo era quello di salvarsi a due giornate dalla fine. Così è stato.

Quindi, il direttore sportivo ha proseguito parlando del suo predecessore, Walter Sabatini: “Ho avuto la fortuna di avere avuto Sabatini come dirigente quando ero giocatore della Roma. Rispetto a lui, mi sento di dire una cosa. Già gli ho fatto i complimenti per quanto fatto. Non so quanto lavorerò nella Salernitana, ma nel momento in cui lascerò la società, di certo non sarò così influente all’interno dell’ambiente. Penso che sia doveroso come forma di rispetto per chi mi succederà, condizionare il meno possibile il suo lavoro.

 

Calciomercato, i rinnovi di Dia, Pirola e Vilhena

De Sanctis è passato poi a parlare di calciomercato, in particolare di Dia: “Per lui c’è stato un corteggiamento enorme, e oggi posso dire che meritava questo lungo ed estenuante corteggiamento da parte mia, del presidente e della Salernitana. Siamo convinti di riscattarlo, nonostante il probema al menisco interno. Il 9 luglio, all’inizio del ritiro, sarà disponibile al 100%. La strategia del prossimo mercato sarà questa: rendere la Salernitana un progetto più sostenibile e virtuoso. Spesso ho letto di numeri e bilanci, un fattore al quale tengo molto. Nella stagione 21-22 sono stati investiti circa 30 milioni di euro complessivi, con un monte ingaggi di 36 milioni di euro lordi. Nella stagione 22-23 sono stati investiti 41 milioni di euro, ai quali vanno detratti i 21 milioni di euro della cessione di Ederson. Sono cresciuti gli stipendi con il tetto ingaggi che è di circa 47 milioni di euro. Sono state realizzate 31 uscite, un lavoro del quale mi prendo il merito. Anche il prossimo anno continueremo a “ripulire” la Salernitana perché è un percorso necessario che non va sottovalutato. Il club si è ritrovato nel giro di 6 mesi ad avere un progetto di mantenimento alla dignità a un progetto che sia ambizioso. Questo ha creato una disparità tra quelli che erano i giocatori presi per un tipo di campionato e quelli che sono stati presi. Per i prossimi due anni almeno, continueremo a ripulire la Salernitana portando questa società ad avere una auto sostenibilità che è nella testa del presidente e rappresenta il futuro del calcio. Entro il 30 giugno saremo una della poche società che investirà nell’acquisizione di giocatori e non per fare plusvalenza, perché abbiamo una società forte. Non dobbiamo dare nulla per scontato perché l’acquisto di Dia e Pirola, insieme al rinnovo di Ochoa, determinano una solidità e una forza che va riconosciuta al club. . L’operazione Ederson ci rende tranquilli del fatto che a una uscita corrisponderà una entrata. Vilhena, a esempio, è un giocatore che ha fatto una stagione importante, forse non è stato inferiore all’Ederson che si è visto all’Atalanta

 

 Su Pirola, per il quale l’Inter ha mantenuto il diritto di controriscatto, ha ribattuto: “Oggi abbiamo l’idea di riscattare Pirola. Con l’Inter ho parlato quando li abbiamo affrontati: è un giocatore forte“. Passando poi al tema dei giocatori in prestito: “Vilhena, Piatek, Ekong, Nicolussi: ci teniamo la possibilità di riscattarli. Molto però dipenderà dal mercato in uscita. Dobbiamo fare 3/4 operazioni, non di più. Potrebbero essercene altre, sistemando i giocatori che non sono contenti di restare qui e dei quali noi non siamo contenti“.

Un’ultima dichiarazione De Sanctis l’ha riservata a Mazzocchi: “Tante volte mi hanno puntato il dito contro perché si pensava che io volessi mandarlo via. Nella mia testa non è mai stato fuori dalla Salernitana e mai nessuno lo scorso anno ha fatto un’offerta concreta per lui. Solo speculazioni giornalistiche. Durante lo scorso ritiro il sottoscritto ha proposto un adeguamento. Per soddisfare le sue richieste, anche legittime, il presidente lo ha accontentato portando il suo stipendio al 70% in più. Sforzo importante da parte mia e del presidente. L’idea è la stessa di questo anno, così come le situazioni di mercato su di lui: nessuna offerta di mercato. È il nostro capitano, ma la Salernitana è pronta a negoziare qualsiasi tipo di accordo ( anche offerte concrete ) e non si farà mettere pressione da nessuno“.

Redazione

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