Seria A versione 2015-2016 incerta e divertente come raramente si è visto negli ultimi anni. Non può che essere felice Arrigo Sacchi, da sempre grande amante del gioco d’attacco e delle squadre offensive. L’allenatore di Fusignano ammette di divertirsi guardando il nostro campionato: “Per la prima volta il campionato di Serie A esce da una dittatura tattica – si legge sulle pagine de La Gazzetta dello Sport – è una vera e propria rivoluzione. Noi, che abbiamo sempre praticato un calcio difensivo, prudente, figlio delle individualità più che del collettivo, ora possiamo ammirare squadre che mettono davanti a tutto il gioco. Questo è il motivo della mia soddisfazione. Fiorentina, Napoli, Sassuolo, Empoli. Con mezzi diverse portano avanti le loro idee e cercano di imporle agli avversari. Questo, per noi italiani, è rivoluzionario. E i tifosi lo stanno capendo. Due esempi. Il primo: quando la Roma si è qualificata in Champions, è uscita tra i fischi. Una volta si sarebbero sprecate le feste. Il secondo: a Napoli hanno esposto uno striscione dove si inneggiava al gioco e al divertimento, non solo alla vittoria. Nel calcio, questo mi sento di dire, sta nascendo una nuova Italia”.
Sull’Inter e il Napoli : “Complimenti a Mancini, perché è bravissimo a gestire il gruppo e perché tatticamente è molto cresciuto. Lui ama il bello, lo conosco abbastanza bene, e sa che il bello non si raggiunge con gli specialisti, ma con il gioco. A Empoli, ad esempio, i suoi sono stati dominati, eppure stando almeno al monte-stipendi doveva essere il contrario. Sono sicuro che lavorerà in questa direzione per migliorare la qualità. Il Mancio è in gamba. Il Napoli? Complimenti al presidente De Laurentiis che ha preso un allenatore semisconosciuto e gli ha dato fiducia. Seconda cosa: Sarri sta dimostrando che con il gioco si migliorano anche le prestazioni dei singoli. Penso a Ghoulam, Koulibaly, Albiol, Hamsik, ma anche a Insigne e a Higuain. Mai hanno avuto una stagione tanto positiva”.
Fiorentina spettacolare: “I viola hanno la presunzione di giocare da protagonisti e per questo vanno applauditi. Non hanno il livello individuale di Inter, Juve e Napoli, però non si mettono in difesa ad aspettare. Nella Fiorentina io vedo spettacolo puro”. Juventus solida: “La Juve ha due grandi vantaggi: una storia unica e una società compatta. Conte ha fatto un capolavoro, Allegri lo sta proseguendo. Ha preso decisioni difficili, si è fatto accettare da un ambiente che lo vedeva come un intruso e, anche se il gioco non è ancora al livello di Napoli o Fiorentina, ha individualità che lavorano per il gruppo. È una squadra che fa paura”. Favorite: “Inter e Juve hanno più possibilità, lo dice la storia. In due hanno vinto quasi 50 scudetti, mentre Fiorentina e Napoli sono a quota 4. E poi hanno speso di più, e alla lunga gli investimenti contano. Io, tuttavia, dico che una ventata di novità farebbe bene al calcio italiano”.
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