La gara di stasera persa contro la Roma, l'obiettivo-Europa, gli abbracci ai propri ex giocatori e la posizione relativa al proprio futuro. Al termine della sfida di Marassi che ha visto la sua Sampdoria cedere di misura ai giallorossi, con gol decisivo di De Rossi, il responsabile dell'area tecnica blucerchiata Walter Sabatini ha parlato così in zona mista di differenti temi, partendo proprio dal match contro la squadra di Ranieri:
“L’ha vinta la Roma, non siamo tanto contenti: ma figuriamoci se contesto degli episodi contro la Roma, non lo farò mai. Inevitabilmente qualche sospetto c’è su come sarebbe potuta andare, qualcosina in area di rigore che, rivedendo, ci avrebbe permesso di evitarla la sconfitta…va avanti la Roma, come merita per il calcio italiano. Non stasera, perchè avremmo meritato noi, però per il bene del calcio italiano è giusto vada avanti la Roma".
Sul nuovo Totti e gli abbracci ai giocatori della Roma: "L’abbraccio a De Rossi? C’era un affetto grande, antico, vero, che ho per lui e per il papà: credo di essere ricambiato. Stessa cosa ho fatto con Kolarov. Vedere Totti in tribuna? Gli auguro una grande carriera, non credo che potrà ripetere ciò che ha fatto durante la sua carriera fuori dal campo, ma ha piglio e voglia di fare e riuscirà. Avrebbe potuto fare il dirigente magari in un momento meno complicato, ora non è semplice perchè è un momento di decisioni immediate e non sarà facile per lui.
Per la Samp ora è tempo di pensare alla settimana del derby: "Ho già iniziato a viverla fin dal fischio finale. Questa sconfitta ha allontanato le nostre ipotesi: noi non sogniamo, ma facciamo ipotesi. E l’ipotesi Champions League era attuale anche prima di questa partita. Se era nella testa della Roma era anche nella nostra, qualcosa stasera è cambiato ma emotivamente la gara contro il Genoa ci può rimettere in sella. L’obiettivo resta l’Europa, che non è un sogno ma una possibilità nella testa dei calciatori della Samp, che sono forti e meritano di pensare ad un obiettivo serio. La Sampdoria penso sia da posti privilegiati del calcio italiano".
Chiusura sul proprio futuro, tra cambi di proprietà e l'impossibilità di un ritorno in giallorosso: "Un ritorno alla Roma? Lo escludo. Da fare alla Samp ho solo cose belle, ma solamente se resterà questa proprietà: se si passerà di mano, non sarò io a portare avanti le cose. È giusto che arrivi si porti i suoi uomini di fiducia e non si trovi intralci tra i piedi, sarei un intralcio: sono un po’ prepotente e non vivo le cose passivamente. Chiunque arrivi troverà terreno fertile e io non ci sarò”.
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