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Sabatini: “Inter senza titoli? Il calcio è anche tragedia e si materializza in pochi secondi”

Walter Sabatini (IMAGO)

Le parole di Walter Sabatini ai microfoni di Tuttosport: dal passato in giallorosso all’operato di Inzaghi e la sua Inter

In una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport, Walter Sabatini ha ripercorso il momento delle due finaliste di Champions League: PSG e, appunto, Inter. Facendone un punto sui due allenatori.

Sabatini è stato consulente di mercato a Roma, e portò nella Capitale quello che è adesso l’attuale allenatore dei parigini: Luis Enrique.

Nella sua lunga intervista ha rivissuto gli anni in giallorosso, facendo anche una valutazione dell’operato di Inzaghi e della sua Inter. Di cui è stato coordinatore dell’area tecnica dal 2017 al 2018.

Le parole di Sabatini

Walter Sabatini ha iniziato parlando dei due allenatori che si scontreranno in finale di Champions: “Luis Enrique l’ho portato io alla Roma dopo averlo seguito e fatto seguire dall’allenatore del Barcellona B. Parliamo di un uomo dal profilo morale ed etico inimmaginabile nel nostro mondo. La sua cultura calcistica è quella che poi ha preso piega in tutta Europa. È un allenatore evoluto, ha 10 anni di vantaggio sugli altri. Oggi la Roma sarebbe felice di riaccoglierlo“.

Su Inzaghi: “Simone era già molto bravo ai tempi della Lazio, dove giocava un calcio importante. Poi all’Inter è diventato mostruoso. Si è abituato a ragionare in modo diverso, in nerazzurro la vittoria è una necessità, non un’opzione. La pressione è totale, c’è una tradizione da rispettare”.

Luis Enrique e Simone Inzaghi (IMAGO)

“Il calcio è anche tragedia e si materializza in pochi secondi”

Ha poi aggiunto, parlando dell’ipotesi in cui l’Inter non dovesse vincere alcun titolo: “L’operato di Inzaghi resterebbe comunque importante, dal gioco bello, arioso, piccante e produttivo. Certo, il calcio è tragedia e la tragedia si materializza in pochi secondi, mettendo in discussione tutto quello che hai fatto nella vita. Però il lavoro di Simone resta straordinario”.

Infine, ha concluso parlando di come l’Inter dovrà gestire le ultime giornate di campionato: Non deve vivere di nessun rammarico. Il senso di colpa, qualora lasciassi qualche partita per strada, durerebbe nel tempo. L’Inter giocherà le ultime gare di A per vincerle. Come finisce la finale di Champions? Non lo dico”.

 

 

 

 

Redazione

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