“Era l’estate del 2011 e lo chiamai per telefono
per convincerlo a venire al Psv. Mi aveva impressionato molto nell’Utrecht e
cercavo giocatori dal profilo simile al suo, ma Dries mi sorprese anche in un
altro aspetto”. Passo indietro nel tempo, ricordi che tornano vividi. A “Il
Mattino”, Fred Rutten si è dilungato a parlare di Dries Mertens, tra tantissimi
complimenti ed elogi: “Mi colpì l’umanità. È una persona stupenda, sempre
col sorriso sulle labbra e disposta ad ascoltare per migliorare. Dopo ogni
partita lo portavo in disparte e rivedevamo quanto accaduto in campo: così ha
imparato a migliorare soprattutto i suoi movimenti e la sua posizione in campo,
perché il talento già lo aveva”. Con il pallone tra i piedi, infatti, qualità
da top player: “Ha delle abilità innate nel dribbling ma anche nel tiro. Prima
di venire al Psv non era mai andato oltre le 10 reti. Nell’unico anno con me in
panchina ne segnò 21. E per me è un eccellente calciatore di punizioni. Era la
mia prima scelta”. Con Sarri, anche e soprattutto centravanti letale: “Sono stato sorpreso dal suo rendimento da centravanti. Sapevo che
fosse dotato ma non mi aspettavo che diventasse una macchina da gol. Si vede
che i movimenti che ha imparato a fare con Sarri sono stati decisivi perché,
ripeto, lui la porta l’ha sempre vista. Inoltre con me aveva iniziato da
trequartista centrale prima di passare ad ala. È decisivo su tutto il fronte
d’attacco. E’ un attaccante completo, che ha saputo
sviluppare varie abilità proprio grazie al lavoro. È sempre stato molto serio
negli allenamenti e ricordo quanta cura dedicava al recupero muscolare con
massaggi e altre terapie. Quando giocava con me sapevo che con un adeguato
supporto del centrocampo avrebbe potuto fare benissimo in attacco. Adesso ha
imparato a gestire perfettamente le sue energie e a giocare come terminale
offensivo in poco tempo. Il gol contro la Lazio è la dimostrazione del suo
talento puro”.
E il Napoli? “Parliamo di una delle migliori
squadre europee del momento. Quest’anno non hanno cambiato niente ed è un bene.
Il Napoli ha un gioco che fa innamorare e ora può provare a vincere il
campionato”, assicura Rutten. Per cui il difficile inizio in Champions League
non è un problema: “Ci può stare di perdere contro una squadra esperta come lo
Shakhtar. Ma onestamente credo che il Napoli possa dire la sua anche in
Champions e fare molta strada”. Prima dei saluti, una battuta sulla sfida con
il Feyenoord, allenata dall’olandese nella stagione 2014-2015: “Il Napoli è
chiaramente favorito in questo scontro. È vero che il Feyenoord può
sorprendere, come ha fatto l’anno scorso in Europa League battendo il
Manchester United, ma gli azzurri sono superiori”.
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